WIMBLEDON, INGHILTERRA – Ha evitato l’onta di una multa, ma è bastato il richiamo delle gerarchie dell’All England Club perchè Roger Federer lasciasse nello spogliatoio le sue scarpe fosforescenti con suola arancione.
Le stesse che aveva indossato nel suo match d’esordio ai Championships, un allenamento agonistico contro il rumeno Victor Hanescu risoltosi lunedi’ in poco piu’ di un’ora.
L’ennesima vittoria sui prati di Church Road che aveva destato la curiosita’ dei cronisti solo per le scarpe indossate dal campione svizzero. Un paio di sneakers del solito sponsor, completamente bianche, ma con la particolarita’ di una suola arancione fosforescente.
Una piccola non meno che appariscente infrazione al severissimo codice di abbigliamento imposto dal club londinese ai tennisti.
Un dress code ultracentenario che prevede completi di colore predominante bianco (oltre 80%) e mette al bando ogni tinta troppo accesa.
Come appunto l’arancione punk delle suole del sette volte vincitore di Wimbledon. Richiamato all’ordine, oggi il campionissimo di Basilea si e’ presentato sul Centrale contro l’ucraino Sergiy Stakovsky indossando un paio di scarpe candide da protocollo, ritornando il maestro di eleganza per eccellenza sui prati di Church Road, dove ogni forma di pubblicita’ e’ messa al bando.
Un divieto che astutamente ha saputo aggirare il tedesco di origini giamaicane Dustin Brown, che nella vittoria contro l’ex No.1 del mondo Lleyton Hewitt ha indossato una maglia auto promozionale.
Disegnata dalla moglie di un amico, una stilizzazione della sua acconciatura rastafari per pubblicizzare il suo account di Twitter, @DreddyTennis.
La maglia senza maniche ha fatto subito parlare di se’, ma per il momento non e’ in vendita.
”E non posso regalarne in giro perche’ ne ho solo tre e mi servono per il proseguo del torneo”, si e’ giustificato Brown.
Il servizio fotografico dell’Ansa.