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Saluto fascista dei militanti di destra al Cimitero Maggiore di Milano FOTO

Saluto fascista dei militanti di destra al Cimitero Maggiore di Milano (Foto Facebook)

MILANO – Militanti di destra si radunano al Cimitero Maggiore di Milano per commemorare i caduti della Repubblica di Salò con tanto di saluto romano. E’ accaduto sabato pomeriggio al Campo X del cimitero milanese.

Al termine della cerimonia tutti i presenti che si sono esibiti nel saluto romano, come testimoniano le foto postate da Lealtà Azione sulla sua pagina Facebook. Una beffa per le istituzioni, ricorda Repubblica, considerato che il 25 Aprile la prefetta di Milano, in accordo con il sindaco Beppe Sala, aveva vietato che all’interno del cimitero venissero organizzate manifestazioni celebrative del fascismo.

La manifestazione di sabato 29 aprile, anniversario della morte di Sergio Ramelli e Enrico Pedenovi, non era infatti stata autorizzata.

 

Sul loro sito i militanti di Lealtà Azione-FederAzione e CasaPound Italia, Milano, scrivono:

“A seguito delle inutili ed ignobili polemiche sollevate dall’ANPI e dal Sindaco nei giorni precedenti al 25 aprile in merito alla commemorazione che, annualmente, si svolge a Campo X per ricordare gli oltre mille Caduti della RSI – si legge in una nota congiunta dei due movimenti – abbiamo deciso di ricordarli in un’altra data simbolo per le nostre Comunità”
“Abbiamo così scelto il 29 aprile, anniversario della morte di Carlo Borsani – sepolto al Campo X – , dell’ignobile massacro di piazzale Loreto e degli efferati assassinii avvenuti negli anni ’70, per mano dell’antifascismo militante. La decisione – continuano LA e Cpi – è frutto del rispetto per i nostri Caduti che meritano di essere ricordati nel modo migliore e non secondo prescrizioni dettate da Istituzioni ostaggio dei soliti fomentatori d’odio. I nostri movimenti non hanno voluto prestarsi al circo mediatico che lasciamo volentieri a chi dei morti non ha il minimo rispetto. Abbiamo onorato e continueremo ad onorare e ricordare i nostri Caduti, a prescindere dai vergognosi e infami divieti che i soliti noti vorrebbero vedere imposti”.

Published by
Maria Elena Perrero