SAN FRANCISCO – La rosa rossa è ancora visibile tra le mani della bambina. Intatta, come il corpicino che giace nella piccola bara di un metro scarso di lunghezza. E’ l’incredibile scoperta fatta durante i lavori di ristrutturazione di una casa a San Francisco. La bimba fu sepolta 145 anni fa e si ritiene sia molta alla tenerà età di 3 anni.
I lavori riguardano l’ammodernamento della casa d’infanzia di Ericka Karner, situata nel distretto di Richmond. Il terreno su cui è edificata era un cimitero attivo nell’Ottocento e poi chiuso nel 1890 per motivi di riqualificazione edilizia. I 30 mila corpi lì sepolti furono spostati in un terreno di tumulazione a Coma, nel 1920. Ma la piccola nel suo lungo abito bianco e i fiori di lavanda nei capelli fu lasciata indietro.
Quando i muratori hanno cominciato a scavare sotto il garage della casa hanno incontrato la resistenza del piombo e del bronzo della bara. Una volta portata in superficie la scoperta è stata stupefacente: il coperchio della cassa ha infatti due lastre di vetro attraverso le quali l’interno è perfettamente visibile. I lunghi capelli biondi e la pelle sono rimasti miracolosamente intatti, come se fosse una piccola addormentata.
Sulla bara non vi erano segni identificativi per cui al momento non si conoscono né il nome né la storia della bimba. Le figlie di Eicka Karner l’hanno ribattezzata Miranda, ma dal 9 maggio, giorno della incredibile scoperta per lei sono cominciati i guai. Una volta denunciato il ritrovamento alle autorità competenti infatti, l’ufficio del medico legale ha informato la donna che Miranda era ormai una sua responsabilità. La città ha rifiutato di prendere in carico il cadavere e i problem si sono moltiplicati quando la donna, suo malgrado, ha cercato di seppellire la bambina. Per farlo, le è stato detto, serve un certificato di morte altrimenti non è possibile ottenere il permesso alla sepoltura. E qui la faccenda si è fatta particolarmente onerosa: un impresario funebre di Colma si è detto disposto a prendere in carico la salma per 7 mila dollari. Mentre una società archeologica di East Bay ne ha chiesti addirittura 22mila.
Alla fine il Comune le ha suggerito di rivolgersi al Garden of Innocence, un’organizzazione che fornisce sepoltura per i bambini non identificati. La fondatrice Elissa Davey, che è stata in grado di garantire i fondi necessari per prendere in carico la bara, temporaneamente conservata in una cella frigorifera a Fresno. La speranza è di riuscire a identificarla entro l’estate per poi restituirla al suo meritato riposo.