MILANO – “Bernie Sanders è il mio compagno“: si può tradurre così la scritta apparsa su una t-shirt in vendita online che paragona lo sfidante di Hillary Clinton alla nomination democratica alla Casa Bianca ad un comunista.
La maglietta è stata messa in vendita da una piccola azienda che commercia online, la LibertyManiacs. Ma non è piaciuta al diretto interessato: anziché trovare il suo consenso, Sanders ha minacciato un’azione legale. Eppure quella t-shirt è solo l’ultima in ordine di tempo ad accostare esplicitamente il nome del senatore del Veroment al comunismo. Molte le magliette sul tema apparse online.
Sanders si definisce un socialista democratico, ma in un Paese come gli Stati Uniti anche un moderato come Barack Obama è stato più volte definito comunista dai suoi detrattori. Comunista è ritenuto più che mai un insulto, come ai tempi della caccia alle streghe del senatore Joseph McCarthy negli anni Cinquanta.
Così il povero Sanders, nel vero senso della parola (almeno se paragonato alle ricchezze messe da parte da Hillary Clinton e da Donald Trump), si ritrova anche a doversi difendere dall’accusa di essere un “compagno”. Lui che loda il sistema sanitario nazionale italiano e stima papa Francesco. Del resto anche il pontefice si era dovuto difendere dalla stessa accusa. Forse, semplicemente, si è capito che i comunisti non sono quelli che mangiano i bambini…