MODENA – Neanche il miglior sceneggiatore avrebbe potuto scrivere un finale più  emozionante per la prima volta del Sassuolo in serie A.
Dopo aver dilapidato nelle ultime tre partite un campionato praticamente già vinto, la squadra del patron Squinzi (che festeggia nel migliore dei modi il suo settantesimo  compleanno) ha dovuto attendere fino all’ultimo secondo per urlare la propria gioia.
Il gol di Missiroli al 95′, che ha abbattuto un Livorno tutto in attacco alla ricerca a sua volta della rete promozione (ora l’aspetta il Brescia nei playoff), è  arrivato dopo oltre mezz’ora di barricate, con il Sassuolo ridotto in nove e gli avversari stabilmente in area di rigore.
Un fortino, quello di Di Francesco, che e’ sembrato spesso sull’orlo di crollare, ma invece ha retto, trovando energie insperate in un ultimo atto da raccontare ai nipotini.
C’e’ anche il presidente di Lega Abodi a godersi quella che il calendario ha trasformato nei fatti in una finale secca per la A. L’inizio e’ tutto del Sassuolo, perche’ il Livorno, che dovrebbe avere la testa piu’ sgombra, paradossalmente e’ invece nervoso e contratto.
E rischia di pagare subito, quando in meno di un minuto (al 7′), prima Berardi impegna Fiorillo su punizione, poi Missiroli, sull’angolo che ne deriva, trova con un tiro sporco la traversa.
Proprio Missiroli, il piu’ esperto in campo, va a un altro passo rispetto agli altri ventuno, ma presto Nicola, con la diga Emerson-Duncan ne trova le contromisure adeguate. Cosi’ man mano il Sassuolo si sgonfia e il Livorno guadagna metri, pur facendo paura solo in un’occasione, al 27′, con Dionisi che di testa, solo, non trova la porta.
La ripresa inizia con l’ennesimo match ball sassolese sprecato da Boakye che grazia due volte Fiorillo. Poi il match diventa una tonnara. All’11 Antei si fa espellere per una trattenuta su Lambrughi (che reagirebbe anche, ma l’incerto Ostinelli ci passa sopra) e il Livorno si riversa nella meta’ campo avversaria. E’ una supremazia sterile, fatta di angoli e poco piu’, se non la punizione di Emerson che al 18′ scheggia la traversa.
Anzi l’occasione buona l’avrebbe il Sassuolo che in contropiede con Berardi chiede un rigore, Fiorillo lo prende per la gola, l’attaccante reagisce e l’arbitro li spedisce entrambi negli spogliatoi.
In nove contro dieci pare piu’ rugby che calcio. Belinghieri ha due volte la palla buona, soprattutto all’82’ quando solo, di testa, fallisce il gol promozione e fa disperare Spinelli in tribuna.
Chisbah, polmoni senza fondo, si fa 80 metri di campo arrivando stremato davanti a Mazzoni, cosi’ l’ultima occasione e’ per lo spento Dionisi, respinto in angolo da Laverone.
Ci sarebbe un ultimo rinvio pro forma per Pomini, bersagliato dalle bottigliette lanciate dai quasi 4.000 livornesi. La palla arriva a Missiroli che infila sotto la traversa l’1-0 e scrive una nuova pagina della storia del calcio italiano.
Il servizio fotografico di LaPresse.


















