ROMA – Tutti, di corsa, verso il centro, verso i moderati, verso la nuova Democrazia Cristiana. Ci sono tutti, dal Pdl a Scelta Civica passando per l’Udc.

Scrive Adalberto Signore per il Giornale:
Solo una coincidenza, assoluยญtamente nulla di voluto. Ma per quanto casuale, colpisce la sinยญcronicitร con cui si muove il Centro della politica italiana. Perchรฉ se nel Pdl – al netto delleย mediazioni tuttora in corso – si rischia di arrivare alla rottura deยญfinitiva con la conseguenยญte fuoยญriuscita della cosiddetta compoยญnente governativa,ย dentro Scelยญta civica รจ invece certo lโaddio diย Mauro e Casini, con il primo in particolare che si porta dietro una bella fetta dellโassociazioniยญsmo cattolico, a partire da Coยญmunione e liberazione. Il miniยญstro della Difesa lancerร infatti il manifesto dei Popolari, primo passo verso quel contenitore di Centro e dโispirazione cattolica che fa riferimento al Ppe. Con tanto di gruppi parlamentari auยญtonomi alla Camera e al Senato.
Gli stessi-guarda un poโ-che soยญno pronti ad accogliere gli evenยญtualiย fuoriusciti del Pdl.
Se la trattativa in corso in queยญstยญe ore tra Silvio Berlusconi e Anยญgelino Alfano dovesse dunque fallire, giร dalla prossima settiยญmana la geografia del Parlamenยญto potrebbe di molto cambiare. Con unโottica piรน di largo respiยญro, visto che lโobiettivo ultimo รจ quello di dar vita ad una nuova Dc che in Europa sia collegata alยญla famiglia del Ppe e che in Italia metta insieme il mondo cattoliยญco di destra ma anche di un pezยญzo di sinistra. Una partita in cui Mauro sta giocando un ruolo centrale,a partire dallโacceleraยญzione impressa alla rottura nelยญle ultime settimane.ย Il primo colยญpo lo ha assestato il 16 ottobre con il pranzo in compagnia di Berlusconi e Alfano al Circolo ufficiali della Difesa, un faccia a faccia di cui Monti non era stato avvisato visto che lโex premier racconta di averne avuto notiยญzia solo dalle agenzie di stampa.
Poi lo scontro si รจ spostato sulla legge di Stabilitร con una nota ufficiale di dodici senatori diย Scelta civica che contraddicevaยญno apertamente ( e platealmenยญte) i rilievi mossi dal Professore. In pochi giorni, insomma, si รจ arยญrivati al muro contro muro e la scelta di Monti di ยซfare chiarezยญza ยป รจ stata la naturale conseยญguenza delย forcingย di Mauro.
Insomma, mentre saliva la tensione dentro il Pdl con una frattura che – al di lร del Consiยญglio nazionale di domani- รจ coยญmunque consumata nei fatti, lโuomo macchina di Cl creava le condizioni necessarie al lancio del progetto centrista. Oltre a Comunione e liberazione ci soยญno le Acli (con il senatore Anยญdrea Olivero), la Comunitร diย SantโEgidio (con il sottosegretaยญrio agli Esteri Mario Giro e il deยญputato Mario Marazziti) e lโUdc di Casini. Con la benedizione del presidente di Intesa San Paoยญlo Giovanni Bazoli, visto che il genero Gregorio Gitti alla Cameยญra aderirร al nuovo gruppo dei Popolari per lโItalia.
Da Scelta civica e dal Pdl, dunยญque, รจ pronta la confluenza al Centro. Con il movimento di don Giussani destinato ad aveยญre un ruolo centrale. Oltre a Mauro (fitti i contatti con Alfaยญno in queste ore), sono infatti molto attivi – anche se con sfuยญmature diverse – il ministro Maurizio Lupi e Roberto Formiยญgoni, due Ciellini doc anche loยญro. Il tutto con una tempistica perfetta e qualche simmetria. Curiosamente, infatti, come i governativi del Pdl minacciano di disertare il Consiglio nazionaยญle, cosรฌ i futuri Popolari di Mauยญro non dovrebbero partecipare allโAssemblea che da oggi riuniยญsce gli 82 associati di Scelta civiยญca. Si dovrebbe presentare il soยญlo Olivero per dire che lโassemยญblea in questione non รจ nรฉ deยญmocratica nรฉ rappresentativa e poi andarsene.
