TORINO – “Facciamo un presidio fino a quando servirà. Il 9 dicembre l’Italia si ferma: lo dobbiamo ai nostri figli”. Con questo slogan il Movimento dei Forconi ha promosso le manifestazioni indette oggi, 9 dicembre, in tante città.
La situazione più difficile è a Torino dove il centro è rimasto bloccato, come anche le stazioni ferroviarie. I manifestanti si sono mossi dal presidio di piazza Castello: qui sono scoppiati incidenti con la polizia che sono durati circa un’ora.
I manifestanti, da piazza Castello hanno poi raggiunto la stazione di Porta Nuova, dove hanno occupato per circa mezz’ora i binari, e Porta Susa. In tutto sono stati bloccati dalle stazioni di Torino 17 treni e la circolazione ferroviaria per un’ora e mezza.
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Dopo gli scontri, in piazza Castello a Torino è tornata la calma. I responsabili del movimento dei forconi si sono presentati su un furgone chiedendo “un applauso per la polizia” e alcune centinaia di persone hanno applaudito. “Siamo qui per manifestare in modo pacifico, per rivendicare i nostri diritti di cittadini” hanno scandito da un altoparlante. Alcuni agenti delle forze dell’ordine si sono levati il casco e al loro indirizzo sono partiti gli applausi.
“E’ un manipolo di giovani aggressivi e violenti che poco c’entrano con la manifestazione che è stata del tutto pacifica”. A parlare è Andrea Zunino, portavoce del Coordinamento 9 dicembre, promotore della protesta. “Noi vogliamo rispettare le regole con un minimo impatto sulla vita dei cittadini e coordinandoci con la Digos. Non siamo noi che provochiamo disordini, abbiamo fatto tutto con ordine addirittura pulendo le strade che sporchiamo”, aggiunge. “Ciascuno si assuma le proprie responsabilità”.
Tutte le foto (Ansa e LaPresse) della giornata torinese: