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ROMA – Battesimo sotto una fitta pioggia a Sorrento, in provincia di Napoli, per le “fravaglie”, in napoletano il nome di un insieme di pesci piccoli. Si tratta della versione locale delle sardine, il movemento spontaneo nato in Emilia Romagna in concomitanza dei comizi della Lega. Qui sono scesi in piazza per manifestare contro l’arrivo di Matteo Salvini nella città costiera.
I manifestanti di “Sorrento Non si Lega” si sono radunati nella piazza Veniero con dei libri in mano da regalare simbolicamente a Salvini. Presenti studenti ma anche anziani, tutti con una “fravaglia” di cartone colorata tra le mani. Alcune gialle, come i limoni della terra sorrentina.
Il nostro non è un messaggio d’odio, è un messaggio d’amore verso i giovani, i cittadini. Noi non vogliamo Salvini e coltiveremo la cultura contro la paura”, hanno detto i promotori dell’incontro. Per questo non hanno voluto neanche bandiere di partito. I manifestanti contestano la scelta dei due sindaci, di Sorrento e di Positano, che sono passati con la Lega di Salvini.
In piazza sono arrivate almeno 500 persone, un buon bilancio secondo gli organizzatori alla luce della forte pioggia, dell’orario mattutino e del giorno feriale. Presenti anche diversi cittadini di Pompei, Castellammare e Torre Annunziata.
I manifestanti hanno cantato in coro “Bella Ciao” ed hanno occupato un una zona diversa da quella dell’incontro coi giornalisti dell’ex ministro. Si è registrato qualche momento di tensione, dopo lo scioglimento del presidio, quando la polizia ha temporaneamente formato un cordone in piazza Veniero e successivamente in piazza Lauro. Poi ai manifestanti di ‘Sorrento non si Lega” è stato possibile avere via libera.
Salvini su le “fravaglie”: “I libri li compro e li scelgo io”
“I libri li compro e li scelgo io”. Così il leader della Lega, Matteo Salvini, ha commentato l’iniziativa dei giovani di Sorrento che hanno dato vita manifestato portando ciascuno un libro che intendevano regalare al leader della Lega.
“Rispetto tutte le forme di partecipazione democratica – ha aggiunto Salvini – anche se sui social napoletani si parlava di sprangate sulle gengive. Che non mi sembra una forma di partecipazione democratica. Viva chiunque abbia un’idea”.
Fonte: Ansa, Repubblica



