SAN FRANCISCO – Steve Jobs “era un mostro bugiardo e infedele (e pure tirchio)”. E’ l’impietoso ritratto che ne viene fuori dal libro di memorie di Chrisann Brennan, storica fidanzata ai tempi del liceo di Jobs, con la quale ebbe la sua prima figlia Lisa, oggi 35enne. Lei rimase incinta proprio mentre Apple decollava e fu allora che il loro rapporto si incrinò definitivamente. “Era diventato offensivo e maleducato con tutti, persino coi camerieri”, scrive Brennan. Così si lasciarono. Intanto nacque Lisa che, però, il guru della mela morsicata rifiutò sempre di riconoscere. Davanti al tribunale arrivò a sostenere addirittura di essere sterile. Alla fine accettò di contribuire al suo mantenimento, inviando alla madre 500 dollari al mese e pagandole gli studi ad Harvard.
Il Daily Mail pubblica alcuni stralci del suo libro:
“Ha negato la paternità a mia figlia, nonostante il test di paternità fosse risultato positivo. Ha pagato una miseria per il mantenimento di sua figlia, pur vivendo una vita da milionario. È stato una delle figure più imponenti dell’epoca, ma ha diffuso bugie e menzogne, è stato infedele”.
Brennan descrive un uomo schiavo del suo ruolo e di quel mondo dorato che si era creato attorno:
“Per quanto frizzante e spazioso potesse essere il mondo Apple, i suoi store, non era altro che una casa stregata, la cui magia è stata gestita ed orchestrata dal team di public relations Apple in maniera magistrale. Mi rivelò che avrebbe perso la sua umanità nel mondo degli affari. Ha perso di vista troppo spesso ciò che era umano ed etico, ma sapeva bene la differenza tra chi era davvero e quello che è stato costretto a diventare”.