Le immagini della contestazione a Taranto (foto LaPresse)
TARANTO – A Taranto, il segretario della Fiom Maurizio Landini è stato costretto a interrompere il suo intervento dal palco in cui chiedeva, in accordo con gli altri sindacati confederali, di tenere aperta la fabbrica dell’Ilva a tutti i costi. I lavoratori iscritti ai Cobas (contrari invece alla riapertura dell’Ilva), insieme a militanti dei centri sociali sono arrivati in piazza con un motocarro ed hanno iniziato a lanciare fumogeni. Le forze dell’ordine sono intervenute, mentre alcuni dei contestatori salivano sul palco scandendo slogan come “La rovina dell’Italia siete voi”.
I leader sindacali nazionali hanno lasciato piazza della Vittoria scortati dalla polizia. “E’ incredibile ed assurdo quello che è avvenuto – hanno commentato i deputati Ludovico Vito (Pd) e Stefano Saglia (Pdl)- si è consentito che un camioncino entrasse nella piazza ed arrivasse sin sotto il palco. Questo è assurdo. La responsabilità dell’ordine pubblico non spettava al servizio d’ordine del sindacato ma alle forze di polizia”.
I contestatori, dopo circa mezz’ora dal loro ‘blitz’ in piazza Vittoria, hanno lasciato il palco, ma la manifestazione dei sindacati a difesa dell’Ilva è stata sospesa. Sono riusciti a parlare soltanto Luigi Angeletti e Raffaele Bonanni, e quest’ultimo è stato anche più volte contestato con fischi dalla piazza.