PALERMO – Se Fiat impacchetta le auto straniere dei suoi impiegati, gli operai di Termini Imerese rispondono pan per focaccia e “impacchettano” i cancelli della fabbrica. Con tanto di cartello che recita: “Anche tu ci hai spezzato il cuore…”, proprio a parafrasare la campagna pubblicitaria realizzata nei giorni scorsi nei parcheggi di Mirafiori e di Pomigliano D’Arco, che aveva lasciato gli operai a bocca aperta
Un telo di plastica, un fiocco e una scritta: “Vederti con un’altra ci ha spezzato il cuore… Ma nonostante ciò continuiamo a pensare a te”. L’insolita dichiarazione d’amore era apparsa sulle macchine dei dipendenti di Mirafiori giovedì scorso. I proprietari se le sono ritrovate così all’uscita dal lavoro. Tempo qualche giorno e hanno risposto: in duecento si sono radunati nel piazzale antistante lo stabilimento siciliano, che la Fiat ha chiuso a novembre del 2011, collocando tutti i lavoratori in cassa integrazione.
Non a caso l’iniziativa è stata organizzata in concomitanza col vertice in corso al ministero dello Sviluppo economico a Roma con rappresentanti del governo, della Regione siciliana, dell’azienda e dei lavoratori per discutere della proroga per altri 6 mesi del paracadute sociale e delle proposte di reindustrializzazione del sito. Gli operai della Fiat sono in cassa integrazione in deroga fino al 30 giugno.