RIETI – Non solo danni agli edifici e morti: il terremoto del 24 agosto ha cambiato la morfologia del terreno nella zona tra Rieti e Ascoli Piceno, provocando, tra l’altro, lo scivolamento di circa 10 centimetri di uno dei versanti del monte Vettore.
La causa non è solo la scossa delle 3:36 di mercoledì 24 agosto, ma tutta la sequenza sismica che sta interessando il reatino in questa settimana. A osservare la deformazione di un’area di circa 800 metri per 600 sul fianco della montagna sono le nuove immagini radar arrivate dalla costellazione di satelliti Cosmo-SkyMed, sviluppata dall’Agenzia Spaziale Italiana (Asi) in cooperazione con il Ministero della Difesa.
“Oltre alla rottura della faglia, l’evento sismico ha prodotto una serie di fenomeni geologici che si stanno analizzando adesso con dettaglio anche grazie al supporto dei dati satellitari”, ha spiegato Riccardo Lanari, direttore dell’Istituto per il Rilevamento Elettromagnetico dell’Ambiente del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Irea/Cnr) di Napoli e l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv). “Tra questi ci sono frane e scivolamenti prodotti dalle scosse. Tra i più rilevanti c’è lo ‘scivolamento’ di circa una decina di centimetri di parte del versante del monte Vettore”.
I confronti delle immagini radar acquisite dai Cosmo-SkyMed il 20 agosto 2016 e il 28 agosto, evidenziano i cambiamenti del terreno con una precisione centimetrica, non solo le rotture dovute al movimento della faglia. “Sono emersi fenomeni molto localizzati ma comunque importanti e lo scivolamento del monte Vettore non l’unico ma ne stanno emergendo altri. A valle di questi rilievi adesso si attiveranno una serie di azioni per garantire la sicurezza di queste aree”.
(Foto da Spoleto 7 giorni)
Le immagini trasmesse in esclusiva dal Tg2 mostrano la frattura lunga 25 km che si è prodotta.