Thom Yorke dei Radiohead abbandona Spotify: “Fa male alla nuova musica”

NEW YORK (STATI UNITI) – Thom Yorke, leader dei Radiohead, era stato tra i primi a puntare su Spotify. Ora il dietrofront: “E’ un piccolo gesto di ribellione”.

“Non fatevi ingannare, i nuovi artisti che scoprite su Spotify non vengono pagati”. Così il leader dei Radiohead innesca il dibattito online. E fa rimuovere tutti i suoi album.

Ma poche ore dopo, dal quartier generale di Spotify, è arrivata la risposta al velenoso tweet: “L’obiettivo di Spotify è fornire un servizio che piaccia agli utenti, che sia pagato dagli utenti, e che fornisca all’industria musicale il supporto finanziario necessario per investire in nuovi talenti”.

Il tweet di Thom Yorke
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FIlippo Limoncelli