CATANIA – Sull’Etna una nuvola che assomiglia ad un enorme disco volante. La foto la pubblica il Daily Mail che spiega il fenomeno. Si tratta di un’onda orografica. La sua formazione è dovuta ad una corrente d’aria che incontra un rilievo che fa deviare verso l’alto il flusso. Questa deviazione è di solito invisibile ad occhio nudo, ma nelle giuste condizioni atmosferiche può venire evidenziata dalla formazione di nubi lenticolari.
Sebbene spesso vengano scambiate per Ufo, le nubi lenticolari chiamate così per la loro somiglianza con una lente sono spettacolari. Ne è un esempio quella formatasi in Sicilia e visibile in questi scatti. I piloti di aerei cercano di evitare tali nubi perché provocano turbolenze. Ma i piloti di alianti invece le cercano, per il fatto che aiutano a salire in superficie.
L’Etna è un vulcano attivo. A differenza dello Stromboli che è in perenne attività e del Vesuvio appare sempre sovrastato da un pennacchio di fumo. A periodi abbastanza ravvicinati emette lava abbastanza fluida all’origine. In genere le eruzioni dell’Etna pur fortemente distruttive delle cose, non lo sono per le persone se si eccettuano i casi fortuiti come quello di Bronte del 25 novembre del 1843 in cui a causa di una falda freatica la lava esplose colpendo una settantina di persone delle quali persero la vita almeno 36 o di palese imprudenza come nel 1979 quando un’improvvisa pioggia di massi uccise nove turisti, avventuratisi fino al cratere appena spento, e ne ferì un’altra decina. Le fonti della memoria storica ricordano centinaia di eruzioni di cui alcune fortemente distruttive.