MUSKOGEE (OKLAHOMA, STATI UNITI) – La polizia americana finisce ancora una volta nel mirino per aver ucciso, a Muskogee in Oklahoma, un giovane afroamericano. L’ufficiale coinvolto nell’incidente, Chansey McMillin, ha ripreso quanto accaduto in soggettiva. McMillin è infatti uno dei 60 agenti della cittadina americana che indossano una bodycam, fornita in dotazione probabilmente dopo i fatti di Ferguson. Nelle immagini finite sul web si vede il poliziotto che ferma Terence D. Walker, un giovane di di 21 anni, per una perquisizione. L’agente si accorge della presenza di un’arma nascosta e il ragazzo tenta la fuga. L’agente lo comincia ad inseguire e il ragazzo si volta verso l’inseguitore. Il poliziotto ritiene che D. Walker abbia una pistola con cui sta per far fuoco ed esplode sei colpi che lo raggiungono tre volte. Il ragazzo riesce a fare ancora pochi passi e poi cade a terra morto. A questo punto si vede un uomo correre verso l’agente, dicendogli di non sparare più.
Secondo la Polizia locale, l’agente si sarebbe comportato seguendo la prassi. L’Oklahoma Bureau of Investigation ha aperto comunque un indagine. Dopo l’incidente si è inoltre scoperto che il ragazzo, quel giorno stesso aveva ripetutamente minacciato la sua ex compagna e andava dicendo che aveva un proiettile da recapitargli con il nome di lei scritto sopra. Nel momento in cui l’agente lo ferma, a quanto pare Walker stava parlando proprio con lei, nel piazzale antistante una chiesa. A seguire il video choc della sparatoria e le immagini in soggettiva riprese dall’agente (immagini e video sconsigliati ad un pubblico sensibile).