TORINO – Volantini che inneggiano agli spari di Luigi Preiti davanti a Palazzo Chigi sono stati affissi nella notte tra il 1 e il 2 maggio a Bussoleno, in valle di Susa, e ritirati in mattinata dai carabinieri.
Il foglio, intitolato, “Gli spari sopra” come una celebre canzone di Vasco Rossi, non aveva firme né rivendicazioni. Nella giornata di ieri Primo Maggio, durante la manifestazione a Torino, la parte autonoma del corteo aveva esposto un cartello con la fotografia di Preiti definendolo ‘vittima della crisi’.
“Preiti – si legge sul volantino – ha semplicemente fatto quello che tutti dicono in un buon bar d’Italia”. L’attentatore è definito “un uomo rovinato dalla crisi” che “ha lucidamente individuato i responsabili della sua miseria e ha preferito rivolgere l’arma contro i suoi oppressori, una volta tanto non contro se stesso”.
Per gli autori del volantino “i due carabinieri non passavano certo di lì per caso: erano lì apposta, armati, a difesa della Casta… Il minimo che si può dire è che se la sono cercata”.