GALLIO VICENZA) – L’orso M4 continua ad uccidere per puro diletto. nella notte tra il 27 e il 28 luglio, una vacca è stata trovata morta a Malga Meletta di Mezzo, località del comune di Gallio in provincia di Vicenza. L’orso, a quanto pare, uccide non per fame: le vacche trovate morte, come hanno confermato anche i veterinari, non riportano infatti nessun brandello di carne mancante.
Tutto è iniziato quasi tre mesi fa: l’orso ha iniziato a scorazzare nel comprensorio montano dei Sette Comuni sulle Alpi vicentine. L’ultimo assalto è avvenuto in un punto in cui aveva già colpito qualche settimana fa. Ad essere uccisa è stata un vacca della “Maino”, azienda agricola che aveva portato gli animali in quota per il periodo estivo. A scoprire il bovino morto sono stati i proprietari che non trovavano un capo e si erano messi alla sua ricerca.
A lanciare l’allarme è il presidente provinciale di Coldiretti Vicenza Martino Cerantola:
“Nella notte [tra il 27 e il 28 luglio] a Malga Meletta di Mezzo, in Comune di Gallio, ha ucciso una vacca per puro diletto, senza neppure divorarne un brandello. Ci troviamo di fronte ad una belva che non si fermerà certo da sola e che non uccide per l’oggettiva esigenza di cacciare animali e sfamarsi, bensì per il piacere di far soffrire. E lo testimoniano innumerevoli precedenti episodi, dalla vacca uccisa mentre aveva in grembo un vitellino che sarebbe nato a giorni a quella a cui sono state strappate le mammelle”.
“Si fa un gran parlare di benessere animale e poi si rimane a guardare le atrocità che questo orso compie, lasciando che gli imprenditori contino i danni e piangano gli animali barbaramente uccisi. Guardando le foto dell’animale ucciso nella notte tra domenica 27 e lunedì 28 luglio, infatti, non si può non provare sentimenti di rabbia e di pietà”.
“La stagione estiva è già flagellata da un clima certamente avverso per il turismo e se a questo aggiungiamo le vittime dell’orso M4 il quadro diventa decisamente nero”.