Wine Spectator, top 100 vini d’Italia: non solo Barolo. Sforzato, Nerello…

ROMA – Agli americani piace rosso: tra i 100 migliori vini d’Italia scelti da Wine Spectator, la più influente rivista americana del settore, 82 sono rossi. Ma non sono solo i soliti Barolo e Brunello di Montalcino, vere e proprie pietre miliari della tradizione vitivinicola italiana: in lista ci sono anche illustri sconosciuti (ai palati meno fini) come i vini di montagna della Valle d’Aosta e quelli delle terre di lava dell’Etna. Piccole aziende emergenti che si sono fatte strada sui mercati internazionali, tra i quali quello americano che è il nostro miglior estimatore.

Il Corriere della Sera pubblica un’infografica che mette insieme in ordine alfabetico gli 82 rossi italiani che hanno stregato i palati oltreoceano. A curare la guida di Opera Wine, l’evento che da sabato 21 marzo aprirà il Vinitaly al palazzo della Gran Guardia di Verona, è stato Luciano Ferraro, giornalista del Corriere e curatore del blog DiVini:

Tra le cantine recensite, 29 sono in Toscana, quasi il doppio del Piemonte, che se ne aggiudica 16. Tra i vini scelti predomina il Barolo con 13 etichette, 9 quelle del Brunello e 5 quelle di Amarone e del Chianti classico. Spiccano poi i rossi tipici di ogni regione: lo Sforzato di Valtellina in Lombardia, il Teroldego trentino, il Conero marchigiano, l’umbro Sagrantino di Montefalco, il Montepulciano d’Abruzzo, il Taurasi irpino, il Primitivo di Manduria dalla Puglia e l’Aglianico del Vulture dalla Basilicata, il Gaglioppo calabrese e il Nerello Mascalese dell’Etna assieme al Cannonau sardo.

(Infografica Corriere della Sera)
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Daniela Lauria