Il suicidio studiato nell’800 da Emile Durkheim รจ l’autoaffondamento del cittadino cui sono strappati non solo i diritti ma gli obblighi stessi della cittadinanza: la libera sottomissione alla necessitร del lavoro, il sentirsi parte di una societร , di un ordine professionale, di un sindacato che includa e integri. A differenza del suicidio intimista, o dell’immolazione altruista, Durkheim lo chiama suicidio anomico. La sua radice รจ nell’anomia: nello svanire di norme che ogni crisi comporta. Nell’impunitร di cui godono gli iniziati che di norme fanno a meno. In quest’anomia viviamo, senza piรน gli avvocati dell’individuo che sono stati i sindacati, gli ordini professionali, le chiese, i partiti. La corruzione di questi ultimi รจ una manna, per chi vuol fare un deserto e chiamarlo pace.
