
ROMA – “Sono l’erede di Andreotti”, parola di Massimo D’Alema, stando al Fatto quotidiano:
“D’Alema […] non è di politica che declama, ma della sua altra fede, la Roma. Passione condivisa a tal punto con il Divo Giulio – che dell’associazione dei giallorossi di Montecitorio era socio onorario – da rivendicare una “discendenza” più che legittima”.
Questa la tesi di Massimo D’Alema:
“Sono presidente onorario dei Roma Club”
e da ciò discende che… Ancora una volta la passione per lo sport fa superare fedi e ideologie, in Italia.
Sul caso Destro, cui è stata inflitta una squalifica di 4 giornate, D’Alema ha sparato:
“A Chiellini ne avrebbero date 2… ”.
Divertente il racconto di un incontro con Francesco Totti:
“Mi chiese: ‘Ma tu che fai adesso?’ e io risposi ‘Nulla, giro l’Europa’ e lui con una battuta bellissima mi rispose ‘Beato te, noi quest’anno no’””.