Un cacciatore di Castell’azzara (Grosseto) è stato ucciso da un cinghiale. L’uomo ha visto l’animale all’ultimo secondo e gli ha sparato perché era impaurito. Ma lo sparo non è servito perché l’animale ha reagito uccidendolo. In particolare, il cinghiale lo ha ucciso recidendogli l’arteria femorale.
Tragico incidente di caccia nei boschi di Castell’azzara (Grosseto), in Maremma, nel quale è morto un 36enne durante una battuta al cinghiale. Secondo una ricostruzione dei carabinieri l’uomo avrebbe sparato a un cinghiale che gli si era parato davanti ma dopo averlo colpito l’animale avrebbe caricato il 36enne recidendogli l’arteria femorale.
I compagni di caccia hanno tentato di fermare il sangue, poi l’arrivo dei soccorsi del 118 ma l’uomo è deceduto sul posto. Intervenuti anche il Soccorso alpino e speleologico toscano e i carabinieri. Era stato attivato anche l’elicottero Pegaso.
Riportiamo di seguito, le dichiarazioni rilasciate dal consigliere regionale della Lega Umbria, Manuela Puletti.
“Anche il direttore generale dell’Istituto zooprofilattico sperimentale dell’Umbria e delle Marche, Vincenzo Caputo, nell’ambito dell’audizione odierna in seconda Commissione ha dichiarato, in merito all’ipotesi del diffondersi della peste suina africana nella nostra regione, che per frenare l’avanzata del virus una soluzione potrebbe essere quella di provvedere all’eradicazione del cinghiale”.