Dopo che il video della conferenza stampa del Brasile ha fatto inferocire gli animalisti (lo potete trovare qui), in molti si sono chiesti come abbia fatto un gatto a essere arrivato fin lì, tranquillo e beato, davanti alle telecamere di tutto il mondo. Il fatto è presto spiegato: il Qatar è è pieno zeppo di gatti.
Solo nella città di Doha, capitale del Qatar, se ne stima la presenza in quasi tre milioni. La capitale, che ha circa 600 mila abitanti, secondo l’Unità qatarina ne stima la proporzione con gli umani di 5 a 1.
L’introduzione dei gatti in quel territorio è piuttosto recente. Parliamo degli anni Sessanta. Furono utilizzati come rimedio al proliferare dei ratti. Missione che hanno compiuto in modo esemplare. Purtroppo, finiti i topi da cacciare, i gatti hanno dovuto cercare altre fonti di cibo. Se a questo va aggiunto che in Qatar non esistono predatori naturali dei gatti, il loro numero è andato aumentando in modo esponenziale.
Il Qatar, di cui in questi giorni si è parlato molto per le morti sul lavoro in occasione dei Mondiali, vanta invece una delle legislature più severe per chi maltratta gli animali.
I gatti hanno trovato il loro luogo ideale dove prendere il sole, mangiare bene e… moltiplicarsi. Fino a quando non diventeranno un serio problema da gestire.