ROMA – Coronavirus libera topi, singolare danno collaterale dell’epidemia: i topi sempre più si affacciano in strada e di giorno, alla luce del sole.
In fondo è ovvio, naturalmente ovvio: uno spazio si libera, un habitat resta sguarnito da una specie, l’altra specie si spinge nell’habitat che prima le era negato. I topi non ci sostituiranno né colonizzeranno strade, viali, viuzze, piazze e giardini. Però, ora che nelle città non ci siamo, ora che noi umani nelle città stiamo soprattutto nelle abitazioni e non nell’ambiente esterno, i topi vengono a guardare il mondo nostro che mondo è.
Coronavirus libera topi: si spingono, si avventurano fuori anche di giorno. Non ci sono passi che li scacciano, rumori che li spaventano, l’eventualità di finire sotto le ruote di un’auto è percentualmente ridotta allo zero o giù di lì. Non sono spinti dalla curiosità , non sono umani, son topi. Non sono spinti dalla voglia di avventura, non sono umani, son topi. E neanche dalla voglia di conquista di territorio, ancora una volta: non sono umani, son topi.
Li muove, li spinge in superficie e di giorno la ricerca di cibo. Cibo facile, cibo abbondante, questa la bussola e il pungolo esistenziale dei topi. E cibo facile e abbondante nelle città degli umani ce n’è. Ce n’era anche prima della grande epidemia. Ma prima questo cibo i topi dovevano conquistarselo di notte, prima avevano poche ore per raggiungerlo, le ore in cui gli umani dormono. Ora il tempo della caccia al cibo per i topi si è dilatato a tutte le 24 ore del giorno. Per loro il grande supermarket del cibo che è costituito da una città degli umani è ora aperto h24.
Coronavirus libera topi dura da qualche settimana, durerà qualche mese. Prima o poi i topi liberati alla luce del sole da coronavirus che chiude umani in casa saranno delusi, prima o poi in strada torneremo noi umani. Ma, dicono, quella dei topi sia una specie che impara in fretta e conserva memoria appunto di specie. Quindi si ricorderanno che possono esistere momenti in cui le strade e le città sono loro agibili alla luce del sole. Sperando non ci abbiano preso gusto.