
Covid uomo gatto, primi riscontri nel Regno Unito della trasmissione (Ansa)
Covid da uomo a gatto, primi riscontri nel Regno Unito. Nel Regno Unito la segnalazione del primo caso di trasmissione di coronavirus dall’uomo al gatto. Un cucciolo di appena quattro mesi, è morto di polmonite. Per questo le autorità sanitarie esortano proprietari a non abbracciare i loro beniamini a quattro zampe.
Il gattino, un Ragdoll, è morto a causa di una polmonite che si ritiene sia stata provocata dal virus contratto dal padrone positivo al Covid.
Covid da uomo a gatto, primi riscontri nel Regno Unito
All’inizio di aprile, il gatto è stata portato dal veterinario per difficoltà respiratorie. Le sue condizioni sono peggiorate rapidamente, di qui la decisione inevitabile di sopprimerlo.
L’autopsia ha confermato danni ai polmoni compatibili con una polmonite virale e ha riscontrato l’infezione da SARS-CoV-2. Sempre nel Regno Unito è stato rilevato anche un secondo caso di trasmissione Covid-19 da uomo al gatto ma ha avuto un esito positivo.
Una gatta siamese di sei anni proveniente da una famiglia in cui c’era stato un caso di Covid-19 versava in difficili condizioni di secrezione nasale e congiuntivite prima che la portassero dal veterinario. Per fortuna, si è ripresa completamente.
Non ci sono ancora prove scientifiche della trasmissione
Il che dimostra che i gatti in modo analogo all’uomo possono avere gli stessi sintomi respiratori, lievi o gravi. Nel caso della siamese, i ricercatori hanno completato il sequenziamento del genoma e scoperto che si trattava di un agente patogeno simile a quelli circolanti nella popolazione umana.
Lo studio, pubblicato su Veterinary Record, afferma che al momento non ci sono prove di trasmissione da gatto a uomo. Ma gli scienziati spiegano che gli animali domestici potrebbero potenzialmente agire come un “serbatoio virale” consentendo la trasmissione.
L’autrice principale dello studio, Margaret Hosie, ha dichiarato: “E’ il primo rapporto sulla trasmissione da uomo a gatto di SARS-CoV-2 nel Regno Unito”. I gatti spesso vivono a stretto contatto con i loro proprietari, leccano le mani o il viso, a volte dormono sopra o nei loro letti.
“Potrebbero esserci anche rischi associati al lavaggio delle ciotole per il cibo e l’acqua dei gatti e alla pulizia dei contenitori per i rifiuti”. I gatti si infettano allo stesso modo degli esseri umani: inalando goccioline espulse da una persona infetta che tossisce o starnutisce.
