I gatti sono sicuramente tra i protagonisti della saggezza popolare, dell’arte e della letteratura da millenni, già durante l’Antico Egitto, quando divennero veri e propri alleati dei contadini per difendere i granai dai topi, e quindi in epoca classica e proseguendo nei secoli.
Anche la letteratura moderna è piena di citazioni e storie di gatti, da Edgard Allan Poe ai fratelli Grimm, solo per fare qualche esempio. Ecco qui di seguito alcune citazioni celebri che hanno per protagonisti proprio i nostri amici a quattro zampe.
I gatti sono comparsi all’improvviso. Un minuto prima non c’erano e un minuto dopo gli Egizi li adoravano, li mummificavano e costruivano tombe per loro (Terry Pratchett);
Fu chiaro fin dall’inizio che ogni qualvolta c’era un lavoro da fare, il gatto si rendeva irreperibile (George Orwell);
I gatti, come categoria, non hanno mai completamente superato il complesso di superiorità dovuto al fatto che, nell’antico Egitto, erano adorati come dèi (P. G. Wodehouse);
I gatti sono le tigri dei poveri (Théophile Gautier);
Si dice che a Ulthar, oltre il fiume Skai, non si possono uccidere i gatti, e mentre guardo la bestiola accoccolata a far le fusa davanti al caminetto, non ho nessun motivo per dubitarne. Enigmatico, il gatto è affine a quelle strane cose che l’uomo non può vedere. È lo spirito dell’antico Egitto, depositario dei racconti a noi giunti dalle città dimenticate delle terre di Meroe e Ophir. È parente dei signori della giungla, erede dell’Africa oscura e feroce. La Sfinge è sua cugina, e lui parla la sua lingua; ma il gatto è più vecchio della Sfinge, e ricorda ciò che lei ha dimenticato (Howard Phillips Lovecraft);
Ai gatti riesce senza fatica ciò che resta negato all’uomo: attraversare la vita senza fare rumore (Ernest Heminguay).