Salento, enorme squalo lungo tre metri abbocca all'amo dei pescatori
ROMA – Salento, enorme squalo lungo tre metri abbocca all’amo dei pescatori.
Dei pescatori sono a bordo di una barca e si trovano al largo di Torre Vado, marina di Salve nel Salento.
Come accade frequentemente negli ultimi tempi tra lo Jonio e l’Adriatico salentino, i tre avvistano uno squalo.
Non è stato però un semplice avvistamento. Il pesce lungo 3 metri abbocca alla canna da pesca.
Lo squalo ha fatto qualche giro vicino all’imbarcazione prima di dare un forte strattone alla lenza tra lo stupore dei tre a bordo.
Gianfranco Coppola, referente dello “Sportello dei Diritti” di Ugento, a proposito della vicenda ha commentato: “Le acque di Torre Vado non sono nuove ad avvistamenti di rilievo, come i continui avvistamenti di delfini, mante e tartarughe che dimostrano la purezza dell’ambiente”.
Immagini come queste, nella zona, non sono inedite anche se abbastanza rare spiega invece Giovanni D’Agata, presidente dello Sportello dei Diritti, “che c’inducono a pensare che poco oltre le rive delle nostre coste nuotino ancora indisturbati animali di notevoli dimensioni, come gli squali”.
Lo squalo avvistato nel video è uno squalo azzurro venuto in superficie a una profondità di oltre 50 metri.
Nel Mediterraneo è presente però anche lo squalo bianco che, come si è scoperto recentemente, nuota in queste acque da almeno 3,2 milioni di anni, ossia molto più a lungo di quanto ipotizzato finora.
A stabilire questa data è uno studio condotto da un gruppo internazionale di ricercatori guidato dall’Università di Bologna che è riuscito a ricostruire la storia evolutiva di questo grande predatore dei mari.
Per farlo sono stati confrontati i dati genetici ottenuti dall’analisi di reperti storici come denti, mascelle e vertebre.
Sempre secondo lo studio, la popolazione presente oggi è geneticamente più simile agli squali bianchi che abitano l’Oceano Pacifico rispetto ai loro vicini dell’Oceano Atlantico (fonte: Ansa, Il Fatto Quotidiano, YouTube).