Lo scrittore Antonio Debenedetti, che le agenzie di stampa e i giornali avevano dato per morto, all’età di 72 anni, nella sua casa di Roma, è invece vivo e sano e in quella casa di Roma ci sta ancora benissimo.
«Sono vivo, è stata una prova generale che uno non vorrebbe mai fare».
Come è stato informato della sua morte? «L’ho saputo dagli amici del Corriere della Sera e loro mi ricordavano che la stessa cosa è successa a Hemingway e Moravia, ma mi sento troppo piccolo per sostenere il paragone».
A fine maggio uscirà un libro che raccoglie tutte le recensioni dedicate ai suoi libri da tanti critici nel corso degli anni: «Ho avuto la sorpresa di rileggere pezzi di Vigorelli, Bo, Manganelli, Raboni e Siciliano che non ricordavo e che mi hanno davvero lusingato». Il volume, pubblicato da Edilet è curato da Paolo Di Paolo, Marco Onofrio e Michela Monferrini.