Durante la sua presidenza George W. Bush si era definito ”The Decider”, ovvero quello che decide. Non sorprende quindi che la sua autobiografia sia intitolata ”Decision Points”, ovvero I Momenti delle Decisioni. C’e’ da dire che la sintassi di Bush non è mai stata una gemma, e così, conscio dei suoi limiti, nella stesura delle memorie si è fatto aiutare dal suo speech-writer preferito: Chris Michel.
Sull’opera presidenziale, che uscirà a novembre, la casa editrice Crown ha adesso sollevato il sipario – e avviato la promozione – definendola un libro insolito. Questa volta non per il lessico, ma perché non sarà una tradizionale autobiografia, bensì una carrellata di giornate che hanno segnato in modo indelebile la vita, pubblica e privata, di un presidente tra i più controversi e influenti nella storia americana.
Bush e il suo editore promettono una lettura “candida” e “entusiasmante”, parto di uno sforzo a sua volta insolito per un ex presidente deriso dai critici anche per la scarsa costanza sul lavoro, che l’ha visto invece dedicarsi tutti i giorni alle pagine del suo libro. Pagine che, assicurano, getteranno luce inedita e riveleranno dettagli sorprendenti sui grandi eventi della sua carriera. Anche perché, sottolinea Crown per stimolare la suspense, da quando è uscito di scena, al contrario del vicepresidente Dick Cheney divenuto grande critico di Barack Obama, Bush si è fatto schivo, ha scelto il silenzio negandosi alle interviste.
Le memorie di Bush, che avrebbe completato la prima stesura del testo e si starebbe dedicando alle revisioni in un ufficio di Dallas in Texas, saranno scandite da capitoli sulle urne che nel Duemila sancirono il suo arrivo quasi per caso alla Casa Bianca, dopo aver perso il voto popolare ma vinto la maggioranza dei “grandi elettori” dei singoli stati, l’arcano sistema che assegna la presidenza negli Usa. E ancora da pagine sugli attentati dell’11 settembre 2001, che lo spinsero nella bufera della politica estera, nelle guerre in Afghanistan e Iraq, lui che aveva esordito parlando di un ruolo modesto dell’America nel mondo per differenziarsi dall’avversario democratico Al Gore.
Ma non mancheranno neppure passaggi su aspetti ben più personali del suo passato: a cominciare dalla sua confessata battaglia, prima di lanciarsi in politica, contro l’alcolismo. E dalla complessa relazione con una famiglia certamente ingombrante, tra le dinastie della politica americana.
Anche sulle avventure editoriali, dopo quelle politiche, Bush deve però oggi fare i conti con qualche sfida forse imprevista: in questo frangente da parte della moglie, l’ex first lady Laura: il suo libro, dedicato agli “eventi e alle straordinarie persone” che ha incontrato negli anni alla Casa Bianca, lo brucerà sui tempi, sarà dato alle stampe già il 4 maggio. L’ultimo giallo: non è chiaro se la coppia abbia collaborato alla stesura dei manoscritti.