BERTOLDO: Tutti i musulmani? Non direi. Il massimo poeta persiano Omar Kayyam vissuto nell’Anno Mille, pur essendo un buon credente nel Corano, i versi migliori li ha dedicati al vino… “Bevi del vino – per metter fine alle inquietudini del tuo cuore” e ancora: “Una sorsata di vino è preferibile al governo di un impero, una coppa è preferibile ai migliori cibi, il sospiro che sfugge di mattino dal petto di un uomo che ha bevuto vino è più conciliante dei lamenti del povero re Adhem”. E non vorrai privarmi della gioia di citare Abu Nuwais, arabo contemporaneo di Carlo Magno, poeta un poco sporcaccione che amava indifferentemente giovanette e giovanetti ma soprattutto amava il vino: “Bevi il vino chiaro come gli occhi di una gazzella, il vino dorato sa donarti allegria …”. D’altronde il Libro sacro dei musulmani dice che chi avrà la fortuna di salire un giorno in Paradiso vi troverà oltre a tutte le altre meraviglie, “fiumi di vino delizioso”, vedi il Corano, sûra 47, verso 16.
ARCIDUCA: Mi hai stancato con queste chiacchiere. Basta così. Alziamo il livello del discorso. Libri, non ne leggi mai?
BERTOLDO: “Le Mille e una notte”.
ARCIDUCA: Bravo. E quale storia ti è piaciuta di più?
BERTOLDO: Alì Babà e i 40 denunciati per concussione… Tu non ci crederai ma ho visto e udito il tuo Ministro della Guerra mentre consegnava al capo di Stato Maggiore un biglietto. Era la lista della spesa: cannoni 25, mortai 90, carri armati 3, aerei da caccia 1, munizioni per kalashnikov tonn. 2500… e gli diceva: Adesso vai al mercato e se scopro che fai la cresta o ti prendi la tangente hai finito di vivere…
ARCIDUCA: Mi dai tanto l’idea, cafone mio, di non essere politicamente corretto…
BERTOLDO: Ma non sono nemmeno politicamente corrotto…
ARCIDUCA: Ti stai infilando su un sentiero minato, villano mio. Meglio che cambi argomento.
BERTOLDO: Vuoi dire che corro il rischio di ricevere un avviso di garanzia? Ho i cassetti pieni, di garanzie: quella del frigorifero, della lavastoviglie, dello spremilimoni, del televisore… Una più una meno…
ARCIDUCA: Commenta la lentezza della Giustizia.
BERTOLDO: Campa cavillo…
ARCIDUCA: Questi processi per mafia occupano ormai le pagine dei giornali… I pentiti, poi, costituiscono un vero dilemma: sono utili o no?
BERTOLDO: Non saprei rispondere. Di preciso mi risulta che questa categoria è molto devota e ha persino una sua preghiera: l’atto di dolore del mafioso pentito.
