ARCIDUCA: Però almeno difende i diritti umani!
BERTOLDO: Ma che dici, Signore. Nella Commissione dedicata a quei sacrosanti diritti siedono rappresentanti dei paesi che li negano e li combattono: cinesi, siriani, iraniani, cubani, diplomatici dello Zimbabwe, della Corea del Nord,
dell’Algeria, del Burkina Faso, del Congo, dell’Uganda, del Sudan, della Sierra Leone, e altri ancora, tutti paesi dove i diritti non esistono neppure nei sogni della gente. Se pensi che come presidente ha avuto persino un notabile della Libia… Le Nazioni Unite fanno comodo solo ai dittatori: vanno a Manhattan e là parlano impuniti di democrazia e libertà.
ARCIDUCA: Ma le altre istituzioni, la Fao per esempio, Food and Agriculture Organization, sono utili…
BERTOLDO: Il fratello di mio padre diceva: se mi nasce un figlio sfaticato lo mando alla Fao. Gli fece fare il concorso e lo assegnarono alla sede centrale di Roma con un incarico di fiducia: ogni quindici minuti appoggiava l’orecchio a terra, sentiva le campane di San Pietro e annunciava l’ora esatta. Volle fare il salto, da Roma al Palazzo di Vetro di New York, ma alla prova pratica fu bocciato. Come dimostra un famoso disegno di Saul Steinberg tra New York e Roma c’è il mare. Il rumore delle onde copriva quello delle campane. Ha dovuto restare alla Fao, oggi dirige il Dipartimento Patate.
ARCIDUCA: Eh, ormai la nostra società è priva di valori.
BERTOLDO: Giusto. La direzione non risponde dei valori, i campioni sono senza valore e i valori bollati, quelli, come gli atti di valore non valgono più nulla. Vai in Lombardo-Veneto, e dimmi se valgono ancora i versi di Dante: “In sul Paese ch’Adice e Po riga, Solea valore e cortesia trovarsi”. Cerca bene fra l’Adige e il Po, diciamo a Mantova o anche solo a Gazzo Veronese o Bovolone: il valore c’è? Non lo hai trovato, che ti dicevo?
ARCIDUCA: Anche qui si tratta di scegliere il male minore.
BERTOLDO: Il Male Minore si rivolge sempre al Male Maggiore per avere consigli.
ARCIDUCA: Che consiglio daresti a un funzionario pubblico?
BERTOLDO: Non dormire mai in ufficio la mattina, altrimenti non sapresti che fare nel pomeriggio.
ARCIDUCA: E a un secondo funzionario pubblico?
BERTOLDO: Dopo la siesta riposa una mezz’oretta.
ARCIDUCA: E a un terzo funzionario pubblico?
BERTOLDO: Non lavorare troppo tra i pasti.
ARCIDUCA: E’ vero che c’è già chi vuol punire i funzionari fannulloni. Però tu sei irriverente con la bemerita categoria dei servitori dello Stato, come li chiamano in Inghilterra.
BERTOLDO: Non ti dico come li chiamano nel tuo Arciducato.
ARCIDUCA: Comunque li chiamino, operano in un regime di chiara trasparenza.
BERTOLDO: La sola trasparenza che io conosco è quella degli edifici vetrocemento dei Ministeri.
CORTIGIANI: (manifestano disapprovazione con scotimenti di capo e mormorii).
BERTOLDO: (ai cortigiani) Ho bisogno di uscire da un atroce dilemma. Aiutatemi voi. Sapete dirmi chi è nato prima, Adamo o la gallina? Ho un altro atroce dilemma. Che cosa viene dopo l’eternità? Ne ho uno ancora, poi finisco: durante il Diluvio Universale i pesci stavano sull’Arca o in acqua?
