MINISTRO DELLA CULTURA: Purtroppo alla bellezza dell’espediente non corrisponde la sua praticità. Per diventare Credenziere di Corte occorre superare un concorso publico, e chi può scommettere che Bertoldo vorrà parteciparvi? Soltanto l’adorato Arciduca ha l’autorità di costringervelo. Ma il Serenissimo, quel boaro sembra preferire tenerselo come giullare o suo filosofo di fiducia. Devo quindi ricusare con vivo rincrescimento la proposta della cara donna Concetta .
CORTIGIANI: (rumoreggiano delusi).
MINISTRO DELLE FINANZE: Zitti per favore. Silenzio! Ha chiesto di parlare il Presidente della Corte dei Conti e dei Baroni.
PRESIDENTE DELLA CORTE DEI CONTI E DEI BARONI: Giudicatemi per quel galantuomo che credo di essere ma non ho scrupoli a raccomandare l’uso del fuoco. Un bell’incendio distruggerà la catapecchia del malvagio e lo costringerà a mettere mano ai lavori di ricostruzione. Se riusciremo a persuaderlo di affidare la pratica a un qualche Ente pubblico, tra attese di assegnazione dei mutui, domande, carte bollate, certificati notarili, ricorsi, sentenze e appelli, Bertoldo si troverà impegnato per cinquant’anni almeno a dibattersi nelle secche della nostra tremenda burocrazia e per cinquant’anni si asterrà dal frequentare la Corte del Serenissimo Arciduca, il Cielo lo conservi in salute.
MINISTRO DELLE FINANZE: (soffocando gli applausi dei cortigiani) Proposta anche questa disgraziatamente da accantonare. Temo che, commosso dalla sventura toccata al suo beniamino, nell’attesa della risoluzione della pratica l’Arciduca potrebbe offrire ospitalità al sinistrato. E in questo caso il Palazzo si trasformerà nella vera dimora di Bertoldo e l’osceno cafone finirà per diventare il consigliere più vicino e ascoltato del Sovrano.
MAESTRO DI CAPPELLA: Chiedo di intervenire.
MINISTRO DELLA GUERRA: Parola concessa al Maestro di Cappella, sottile ingegno.
MAESTRO DI CAPPELLA: Se Bertoldo dimostra dispregio per i politici, perchè non trasformarlo egli stesso in un politico? E’ da poche settimane vacante la sede senatoriale lasciata libera dal repentino decesso del povero Senatore Oronzo Malavoglia, travolto dal carro funebre mentre partecipava alle esequie della consorte. Sosteniamo la candidatura di Bertoldo, facciamolo eleggere e mandiamolo in Parlamento. Ivi scomparirà nella gran palude dei peones, l’Arciduca si dimenticherà di lui e del bifolco non sentiremo più parlare.
CORTIGIANI: (applaudono, lanciano confetti, coriandoli e stelle filanti).
MINISTRO DELLA GUERRA: Proposta accolta, il premio vada al Maestro di Cappella e si dia subito esecuzione del geniale piano che ci sbarazzerà definitivamente dell’ignobile boaro.
