“IL POVERO EUNUCO”
VOCE NARRANTE: Un harem. Donne giovani, belle e discinte passeggiano languidamente sotto gli occhi dell’eunuco.
L’EUNUCO DELL’HAREM (sconsolato): E pensare che c’è gente che ha fatto il voto di castità.
ARCIDUCA: E sotto i mari, come è l’amore?
BERTOLDO: Thon sur thon.
VOCE NARRANTE: Dappoichè i cortigiani ignorano le lingue straniere, nel salone nessuno ride. Bertoldo tace e riprende a grattarsi. E’ ancora l’Arciduca a tentar di rianimare l’uditorio.
ARCIDUCA: La tua opinione sul tradimento in amore?
BERTOLDO: La prima moglie di Vitruvio aveva vent’anni più di lui. Sembrava sua madre, eppure lo tradì con uno di trenta più giovane. La seconda moglie aveva vent’anni meno di lui. Sembrava sua figlia, eppure lo tradì con uno di trenta più vecchio. Adesso Vitruvio sta con un professore di solfeggio suo coetaneo. Hanno arredato un appartamentino civettuolo e vivono felici.
ARCIDUCA: Che cosa diresti, per consolarlo, a un amico abbandonato dalla sua donna?
BERTOLDO: «Non disperarti, pensa che abbiamo avuto l’Amba Alagi, Caporetto, la crisi economica, l’Ilor, l’Irpef e gli sbarchi dei marocchini, dei nigeriani, dei sudanesi, degli…».
