Costa Concordia: libro-inchiesta del giornalista Gaeta

ROMA, 22 MAG – Dal relitto semisommerso nell'acqua azzurra dell'Isola del Giglio emergono ''nuove verita''' che sarebbero in grado di ribaltare meccanismi, colpevoli ed eroi del naufragio italiano. Alessandro Gaeta, giornalista del Tg1, approfondisce in un libro – ''Il capitano e la concordia. Inchiesta sul naufragio all'Isola del Giglio'', edito da Anordest – la vicenda della Costa Concordia che, ''dopo aver appassionato tutta Italia, e' finita nel dimenticatoio''.

Gaeta – che ha presentato il libro oggi a Roma – descrive Francesco Schettino non come ''un inetto scioccato da quanto avvenuto, che ha abbandonato la nave fregandosene del destino dei passeggeri'', ma come ''un comandante di una nave che si accorge di aver fatto un errore madornale, gravissimo, che lo comunica alla sua compagnia e che deve affrontare grandi problematiche e recepire una serie di informazioni non immediate''. Un comandante che ''ha fatto le manovre che doveva fare e ha rispettato tutti i tempi di evacuazione di una nave''. ''Ho deciso di scrivere questo libro – ha detto Gaeta – perche' mi sono accorto che ogni naufragio ha una storia a se' e dietro ci sono tante e diverse responsabilita' e questa e' una storia che e' stata raccontata in maniera troppo schematica''.

''E' un'inchiesta – ha commentato poi la giornalista Monica Maggioni – che toglie la patina in bianco e nero che era stata posta sulla vicenda e restituisce i dettagli di una realta' ben piu' complessa''. Tra tali dettagli, cita poi quanto emerge dalla scatola nera ''che fa pensare che forse la responsabilita' non e' univoca''.

La dedica sul libro e' per il padre e la moglie dell'autore, ma ''un pensiero – ha concluso – va senz'altro alla mamma di Dayana, a una donna coraggiosa che, nonostante abbia perso una figlia nel naufragio, non si e' lasciata convincere dallo schematismo non provando rancore verso il comandante della nave''.

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Lorenzo Briotti