Democrazia con falsi amici

da: Il Sole 24 Ore

Solo pochi decenni ci separano dalla prima pubblicazione di Sulla tirannide di Leo Strauss, apparso originariamente nel 1948, al principio della Guerra fredda tra Stati Uniti e Russia, ma la scomparsa dei blocchi e la fine del totalitarismo sovietico fanno sì che sembrino secoli. Assai bene, tuttavia, ha fatto l’editore Adelphi a riproporre questo volume nella collana Biblioteca filosofica (pagg. 398, € 48,00) arricchito dal saggio che Alexandre Kojève scrisse per la traduzione francese del 1954 e dalla replica approntata dallo stesso Strauss per la medesima occasione, perché le domande di allora non hanno smesso di interrogarci.

Nella edizione del 1948 Sulla tirannide si presentava come un lavoro essenzialmente accademico: la traduzione e il commento, acutissimo, al Gerone di Senofonte. Pochi, oggi, leggono questo dialogo dello storico greco, in cui vediamo discutere il poeta Simonide e il tiranno Gerone sugli inconvenienti della tirannide (innanzitutto per il tiranno stesso), ma per molti secoli, dalla traduzione latina quattrocentesca di Leonardo Bruni, il testo ha goduto di considerevole fortuna e il saggio di Strauss si proponeva innanzitutto di recuperare…

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