Le ceneri di Dino Buzzati saranno sparse sulle montagne del Bellunese. Vedrà esaudito il desiderio dello scrittore, a 38 anni dalla morte. Finalmente Dino Buzzati, racconta emozionata Almerina Antoniazzi, la vedova dello scrittore bellunese, «potrà riavere la libertà sulle sue montagne. Sono contenta».
Le sue ceneri, infatti, verranno sparse sulle Dolomiti, la catena montuosa della sua amata San Pellegrino di Belluno dove lo scrittore e giornalista nacque nel 1906. Il merito è di una legge, approvata dal consiglio regionale veneto, che disciplina la normativa in materia funeraria.
Tra le novità, la possibilità di disperdere le ceneri umane in luoghi naturali a patto che questi siano situati almeno a 200 metri dai centri abitati. Così mari, laghi, corsi d’acqua e, appunto, montagne, potranno ospitare il riposo eterno dei defunti.
«Direi che è un sogno che finalmente si avvera – afferma la Antoniazzi -. Per la mia famiglia si tratta di una notizia stupenda, quasi inattesa. Mi ha chiamato martedì sera un giornalista e mi ha riferito quanto approvato dal consiglio regionale. Sono rimasta a bocca aperta. Non posso negare che, riattaccata la cornetta, sono stata presa da una grande emozione».
La cerimonia avverrà probabilmente in estate, tra giugno e luglio, e la signora Antoniazzi ne ha già individuato lo scenario: «A lui piacevano tanto le Cinque Torri e soprattutto la Croda da Lago. Qui ha arrampicato per la prima e per l’ultima volta: era il 1966 e l’amico Rolly Marchi volle fargli un regalo per il suo sessantesimo compleanno».
Di certo non si tratterà di un avvenimento mediatico, data la proverbiale riservatezza di Buzzati; una discrezione protetta con amore dalla moglie che non lascia trapelare indizi neanche sull’attuale collocazione delle ceneri: «Noi familiari non l’abbiamo mai detto a nessuno e non lo faremo ora, perché si tratta di un luogo riservato solo alla famiglia».
*Scuola di Giornalismo Luiss