
ROMA – Si chiama Roma 10 (non certo a caso) il nuovo libro di Francesco Totti. Il capitano della Romaย ย si mette al volante del taxi – giallo fuori, rosso dentro – “Roma 10” (stile Alberto Sordi nel tassinaro) e sul sedile posteriore immaginario, mentre gira per le strade della capitale, accoglie grandi personaggi, reali o no: da Garibaldi a Dante, Umberto Eco e Shakespeare, Galilei e Papa Francesco, Marco Polo e Cristoforo Colombo e persino E. T.
Con Archimede si parla di geometria (“L’area? Se ci caschi dentro รจ rigore. Il cono? Solido antagonista della coppetta”, fino alla domanda clou “Il principio di Archimede รจ Ar, giusto?”), con Papa Francesco dei dieci comandamenti (“Quando arrivate al settimo, “non rubare”, vedi se si puรฒ fare qualcosa riguardo a quella squadra, quella con le magliette a strisce bianche e nere…”)
Totti tassinaro poi si perde tornando a casa (“Un tassinaro che si smarrisce รจ come un idraulico col naso che cola”) per poi ospitare se stesso, Totti bambino, quello che non si staccava mai dal pallone, quello con la tuta della Lodigiani, quello che sognava di giocare, da capitano, con la Roma.
