
ROMA – L’ambasciata britannica in Italia ha deciso di tradurre per il mercato inglese la “guida al consumo critico” pubblicata dalla Federazione antiracket italiana, dove vengono indicati mille negozi i cui titolari โ tra Sicilia, Calabria, Campania e Puglia โ si sono rifiutati di pagare le tangenti, il pizzo e hanno fatto processare i loro taglieggiatori.
“Una perfetta guida per una vacanza libera dalle mafie nel sud Italia“ cosรฌ il Times definรฌ quest’estateย ย ha definito l’iniziativa del prefetto Elisabetta Belgiorno, commissario straordinario antiracket ed antiusura. “Questo catalogo di mille imprenditori e commercianti onesti e responsabili โ scrive lโambasciatore del Regno Unito a Roma, Christopher Prentice, nellโintroduzione al volume โ, che hanno denunciato i loro estorsori e non si sono mai piegati al racket, รจ un incoraggiamento importante per i consumatori. Scegliendoli, possiamo sostenere operatori sani che hanno deciso di esporsi pubblicamente, ponendosi in prima linea per costruire una societร diversa”.
“Pay those who donโt pay”, “paga chi non paga” รจ lo slogan dell’iniziativa.ย “Il governo britannico – scrive Prentice nell’introduzione – cosรฌ come lโambasciata e i consolati di cui guido il lavoro, sono impegnati con lโItalia nella lotta comune contro il crimine organizzato transnazionale. La legislatura antimafia vigente in Italia, prodotto di anni di esperienze amare nella lotta contro la mafia e altre organizzazioni criminali, รจ stata esaminata con attenzione dai politici e dagli esperti degli altri Paesi con lโobiettivo di implementare molte delle lezioni che lโItalia ha dovuto imparare in questo contesto”.
