MILANO, 10 GIU – NELE NEUHAUS – BIANCANEVE DEVE MORIRE – Traduzione dal tedesco di Emanuela Cervini(Giano, pp 544, euro 18).
''I gialli di oggi sono le fiabe di ieri'' dice convinta Nele Neuhaus, bionda e teutonica autrice di 'Biancaneve deve morire', thriller tedesco da 400.000 copie in patria, in uscita in questi giorni nelle librerie italiane per Giano editore. Per la scrittrice, ''le fiabe che ci raccontavano da piccoli, come quelle dei fratelli Grimm, sono molto brutali, con vicende tristi come quella di Hansel o Gretel o anche peggiori come quella di Biancaneve, con una bambina condannata a morte dalla matrigna. Credo che le fiabe siano molto amate proprio per la loro cattiveria gratuita, esattamente come i noir di oggi''.
E c'e' molto 'male' quotidiano in 'Biancaneve deve morire', ambientato ad Altenhain, paesino tra i monti del Taunus, in Germania. Qui fa ritorno, dopo aver scontato dieci anni di carcere con l'accusa di essere il responsabile della scomparsa di due diciassettenni, Tobias Sartorius. Il paese, soprattutto dopo il ritrovamento dei resti di una delle due ragazze, si scaglia contro Tobias, mentre due investigatori, Oliver Von Bodenstein e Pia Kirchoff, scoprono che l'inchiesta che ha condotto in galera il giovane Sartorius e' piena di falle.
Incongruenze cui qualcuno cerca di porre rimedio, facendo sparire dal paesino un'altra ragazza, nella speranza di tenere sotterrati i segreti del passato, tra cui l'odio delle altre giovani locali per la bellissima Stefanie, soprannominata Biancaneve per la sua somiglianza con la fiabesca principessa.
Gia' eletta ''nuova stella del romanzo criminale'' dal quotidiano 'Frankfurter Allgemeine Zeitung', la scrittrice mostra con chiarezza la via tedesca e femminile al giallo, dove personaggi e motivazioni psicologiche hanno piu' spazio di trama intricata e dettagli cruenti. Partendo da un fatto di cronaca di 15 anni fa, la scomparsa nella regione del Taunus di una ragazzina di 12 anni, mai piu' trovata, e interrogandosi sui sentimenti che hanno accompagnato la sua famiglia nella lunga e vana attesa, Neuhaus riesce a concentrare in un piccolo borgo montano gli abissi dell'animo umano.
''Uno dei segreti del successo del libro sta nel fatto che i paesini – spiega – non esistono solo nel Taunus o in Germania, ma ovunque, e ovunque la coesistenza forzata puo' dar vita ad aberrazioni per proteggere se stessi e i propri cari, calpestando le vite dei vicini''.
Trainati dalla fortuna di 'Biancaneve deve morire', in Germania sono usciti tre libri precedentemente scritti dalla Neuhaus, sempre con protagonisti i detective Oliver e Pia, e anche il quinto titolo della fortunata saga, che e' valsa alla Neuhaus il paragone con Stieg Larsson. E pensare che – riflette lei – agli inizi i suoi romanzi sono stati snobbati da tutte le case editrici tedesche. Ma lei non si e' arresa: si e' autoprodotta e autodistribuita e, grazie al passaparola tra librai, la sua Biancaneve e' arrivata dal Taunus a Berlino, per viaggiare poi nei 20 paesi, Corea compresa, dove sono stati venduti i diritti del libro, che potrebbe anche approdare sul grande schermo.
