E’ morto lo scrittore inglese Alan Sillitoe: lo annuncia Minimum Fax, la casa editrice che ha pubblicato in Italia i suoi libri. Nato a Nottingham il 4 marzo 1928, Sillitoe è deceduto a Londra a 82 anni.
Figlio di una famiglia operaia, ha avuto una precoce vena letteraria pur avendo lasciato gli studi a 14 anni per andare a lavorare. A soli sedici anni, Sillitoe si sentiva – come racconterà lui stesso – un operaio in tutti gli aspetti e aggiungeva che per “un operaio era quasi normale nutrire degli ideali socialisti”.
A diciassette anni Sillitoe si arruola volontario nella Royal Air Force e, dal 1946 al 1947, vive nello Wiltshire, dove lavora come operatore radiofonico, mansione che poi svolgerà per diciotto mesi in Malesia. qui che l’autore inizia a leggere opere di vario genere e sviluppa la sua passione per la letteratura.
Mentre si trova ancora in Malesia gli viene diagnosticata la tubercolosi e viene ricoverato in un ospedale militare dove rimane per un lungo periodo. L’isolamento contribuisce a rafforzare la sua vena artistica; sono di questi anni, infatti, le sue prime opere letterarie di vario genere. Il contenuto e lo stile dei suoi testi lo fanno collocare tra i giovani ‘arrabbiati’ della letteratura e del cinema inglese degli anni sessanta, sebbene egli sia sempre stato poco incline alle etichette.
Il romanzo che lo rivela al grande pubblico è ‘Sabato sera, domenica mattina’ (1958), da cui è tratto l’omonimo film di Karel Reisz. Altro titolo importante è ‘La solitudine del maratoneta’ scritto nel 1959 e ripubblicato da Minimum Fax l’anno scorso, a 50 anni di distanza, con la prefazione inedita di Paolo Giordano (autore della ‘Solitudine dei numeri primi’). La casa editrice ha già in programma l’uscita nell’autunno prossimo di ‘Sabato sera, domenica mattina’ con l’inedita introduzione di Diego De Silva.
“Un grande scrittore – dice la casa editrice – che salutiamo con infinita gratitudine e affetto”.