NEW YORK – Mimi Beardsley Alford è stata “stagista” alla Casa Bianca con John Fitzgerald Kennedy e le sue memorie ricordano il caso Lewinsky che mise in crisi il presidente Bill Clinton. Mimi Alford, ora è una nonna di 69 anni che vive nel New Jersey, lavora come contabile presso l’arcidiocesi di New York e tiene in ordine e amministra i bilanci di alcune delle più grandi chiese cattoliche della Grande Mela.
Nell’estate 1962, appena diplomata dal college con il massimo dei voti, entrò come stagista all’ufficio stampa della Casa Bianca facendosi subito notare dal presidente Kennedy. Mr President, come lo chiamava anche nei momenti di intimità, si offrì come cicerone per un tour privato della Casa Bianca. Nel libro “Once upon a secret” Mimì, l’ultima amante del presidente a fare outing, racconta che Jfk le mostrò la camera presidenziale, quando la moglie Jackie era in vacanza con i figli all’isola di Martha’s Wineyard. E fu lì che ebbero il primo rapporto sessuale di una relazione che durerà quasi un anno e mezzo.
Mimì, nelle pagine del suo libro, spiega di aver taciuto per mezzo secolo per non imbarazzare personaggi ancora vivi. Oppure per non essere smentita? Il dubbio è legittimo.
Nel libro racconta, con minuziosa dovizia di particolari, i momenti di intimità col presidente degli Stati Uniti e con i suoi collaboratori. Lui si confidò con lei nelle ore angosciose di un possibile scontro nucleare con l’Urss sui missili piazzati a Cuba, confessandole di essere pronto a qualsiasi compromesso, “perché preferisco che i miei figli siano rossi piuttosto che morti”. Lei asciugò le lacrime di lui quando morì dopo poche ore di vita, l’ultimo figlio, Patrick Bouvier.
