
ROMA โ โNel nome di Kafka, lโassicuratoreโ: questo il titolo del nuovo libro di Cesare Lanza sulla pista โdellโimpiegato modelloโ Franz Kafka. Un impiegato modello Kafka, prima delle Assicurazioni generali di Praga, poi dellโIstituto dโassicurazioni contro glโinfortuni per il Regno di Boemia.
Lo scrittore nacque in una famiglia ebraica della classe media di lingua tedesca a Praga, la capitale del Regno di Boemia, allora (1883) parte dellโImpero Austro-Ungarico. Kafka intraprese una formazione giuridica e ottenne un lavoro in una compagnia di assicurazioni. Iniziรฒ a scrivere racconti nel suo tempo libero, lamentandosi sempre del poco tempo a disposizione per dedicarsi a quella che considerava la sua vocazione.
Come racconta Diego Gabutti per Italia Oggi โLanza ha scovato negli archivi praghesi dellโIstituto dโassicurazioni contro glโinfortuni per il Regno di Boemia alcuni documenti opera di Kafka ancora conservati in qualche polveroso faldone fuori vistaโ.
Credo โ racconta Gabuti โ che finora non li avesse mai letti e citati nessuno. Immagino che gli storici della letteratura modernista, attenti esclusivamente o quasi allโelemento trompe lโoeil della novellistica kafkiana, non li abbiano considerati abbastanza utili o eloquenti. Eppure lo sono. Non per quel che dicono, e nemmeno per come lo dicono, ma per lโesorcismo di cui sono espressione, un esorcismo analogo a quello che Kafka tenta nelle sue storie, e altrettanto disperato. Ci sono le considerazioni di Kafka assicuratore sulla sindrome traumatica da stress nei reduci delle trincee: ยซLa guerra mondiale, che porta raccolta in sรฉ tutta lโumana sofferenza, รจ anche, piรน di quanto sia mai accaduto in un conflitto del passato, una guerra dei nervi. In questa guerra dei nervi, troppi sono coloro che soccombonoยป.
ร di questa inedita ยซguerra dei nerviยป โ del trauma bellico e storico che ha vissuto il mondo nel secondo decennio del secolo breve, un trauma da cui non ci siamo ancora ripresi e che tuttora riverbera nel fanatismo politico e religioso โ che รจ fatta la letteratura dellโepoca, Kafka in particolare. Altri impiegati โ come lui ยซdi concettoยป, o meno esemplari di lui โ hanno scritto le opere memorabili dellโOtto e Novecento. Lanza li enumera e racconta un poโ tutti, con penna sapiente e divertita: ยซBalzac, Chateaubriand, Eliot, Dickens, Bukowski, Dostoevskij, Gogol, Turgenev, Puskin, Stendhal, Maupassant, Melville, Poe, Bellow, Borges, Musil, Neruda, Orwell, Quasimodo, Montale, Saba, Collodi, Svevo, Gadda, Fenoglio, Chiara, Mann, Faulkner, London e Bernanosยป. Tutti loro, come Kafka, hanno preso parte (e noi con loro) alla ยซguerra dei nerviยป dei tempi moderni. In un modo o nellโaltro, sempre come Kafka, ciascuno di loro รจ il profeta o il testimone dellโuniversale sindrome post traumatica da stress di cui tutte le culture contemporanee sono la metamorfosi in insetto.