BRUXELLES – No Iva ridotta sugli e-book: a bloccare l’iniziativa di Francia e Lussemburgo, che dal 2012 applicano un’aliquota agevolata sulla fornitura di libri elettronici, è stata una sentenza della Corte di giustizia Ue. I giudici di Lussemburgo hanno accolto il ricorso della Commissione europea ritenendo i due Paesi inadempienti poiché così facendo sono venuti meno agli obblighi della direttiva Iva.
La Corte Ue “constata” che la normativa europea sull’Iva esclude ogni possibilità di applicare un’aliquota Iva ridotta ai “servizi forniti per via elettronica”. Secondo i giudici, la fornitura di libri elettronici costituisce infatti un servizio di questo tipo. Va respinto pertanto l’argomento dei due Paesi “secondo cui la fornitura di libri elettronici costituirebbe una cessione di beni, e non un servizio. Infatti, solo il supporto fisico che consente la lettura dei libri elettronici può essere qualificato come bene material’, ma un tale supporto non è presente nella fornitura dei libri elettronici”.
In particolare per la Corte Ue ancor più grave è la posizione del Lussemburgo che applica un’aliquota Iva super ridotta al 3%. La normativa Ue sull’Iva vieta, in via di principio, le aliquote inferiori al 5%. Quella della Francia è al 5,5%. Il caso riguarda indirettamente anche l’Italia che recentemente ha introdotto un’Iva agevolata sugli ebook del 4%.