ROMA – Un inedito scritto di Philip Roth su Kafka e le donne sarĂ pubblicato da Einaudi all’inizio di giugno, nella traduzione di Norman Gobetti. Scritto nel 1973 e uscito nella raccolta ‘Reading Myself and Others, questo bizzarro saggio narrativo: ‘Ho sempre voluto che ammiraste il mio digiuno.Ovvero, guardando Kafka’ è una particolare riflessione su Kafka uomo e scrittore a partire da uno dei temi centrali della narrativa di Roth: il rapporto con le donne e il sesso.
Lo scrittore americano, al quale è stato assegnato l’International Man Booker Prize, nella prima parte racconta e commenta il rapporto dell’autore de ‘Il Castello’ con le donne. in particolare l’amore impossibile di Kafka con Milena Jesenska, che lo scrittore vide in pochi sospirati incontri e alla quale scrisse toccanti lettere, e con l’ebrea polacca Dora Diamant, l’ultima donna della sua vita.
Dove trovo’ Kafka il coraggio di lasciare Praga nel luglio 1923 e passare gli ultimi mesi di vita con Dora? Cosa gli diede il coraggio di compiere quel gesto di straordinaria indipendenza? L’amore per Dora o la consapevolezza della morte vicina? si chiede Roth nel saggio. Di pura grande invenzione la seconda parte del testo dove Roth immagina che Kafka sia un professore di ebraico che nel 1942 si trasferisce in America, a Newark, e diventa amico della famiglia Roth. Rifugiato ebreo praghese, il professor Kafka vive solo in una stanza in affitto e la famiglia Roth si mobilita per farlo convolare a nozze con la zia Rhoda, un’incallita zittella. Nel racconto c’e’ anche Philip Roth, bambino di 9 anni, affascinato da Kafka. Un’ammirazione crescente che Roth ha veramente sempre provato per Kafka. Editore italiano di Roth, Einaudi, ha pubblicato i capolavori dello scrittore da ‘Lamento di Portnoy’ a ‘Pastorale americana’, a ‘Operazione Shylock’ fino al ‘L’umiliazione’, ‘Nemesi’ e ‘La controvita’.
