
PALERMO – Giuseppe Grassonelli, killer della mafia, รจ tra i finalisti del Premio Leonardo Sciascia con la sua autobiografia dal titolo “Malerba“. Una selezione, la sua, che ha fatto infuriare Gaspare Agnello, un membro della giuria e amico di Sciasciaย che ha deciso di dimettersi per protesta. Il vincitore del Premio Racalmare-Leonardo Sciascia sarร designato la sera di domenica 31 agostoย nella piazza di Grotte, un paese dell’agrigentino confinante con Racalmuto, da una giuria popolare di lettori
A scatenare le polemiche il libro scritto da Grassonelli insieme al giornalista Carmelo Sardo. La decisione della giuria, presieduta dal giornalista e scrittore Gaetano Savatteri, di inserire l’opera tra i tre finalisti del Premio – per la cronaca gli altri due sono Caterina Chinnici con “E’ cosรฌ lieve il tuo bacio sulla fronte” (Bairon) e Salvatore Falzone con il giallo “Piccola Atene” (Mondadori) – ha perรฒ suscitato l’immediata reazione di Gaspare Agnello, giurato storico del Racalmare e amico personale di Sciascia.
In una lettera aperta pubblicata dal quotidiano “La Sicilia”, Agnelloย sottolinea che Grassonelli “non รจ neanche un collaboratore di giustizia”ย eย si chiede:
“E’ possibile che un ergastolano che si รจ macchiato di crimini efferati e le cui ferite sono vive nelle carni delle sue vittime partecipi a un premio letterario di cui sono stati protagonisti Sciascia, Consolo e Bufalino”.
Gli organizzatori del premio hanno fatto sapere che replicheranno ad Agnello nel corso della conferenza stampa che si svolgerร nel pomeriggio del 29 agostoย al Palazzo dei Normanni di Palermo, alla presenza dei tre autori finalisti.
