
STRASBURGO – “La nostra รจ la generazione Telemaco”: ha detto Matteo Renzi nel suo discorso di insediamento per il semestre italiano di presidenza europea, tenuto all’Europarlamento, pieno di citazioni della letteratura classica.
Quelli che “come me non avevano ancora 18 anni quando รจ stato siglato il trattato di Maastricht, hanno il dovere di riscoprirsi Telemaco e meritarsi l’ereditร dell’Europa”. “Invito questo semestre su questo, a ricoprirsi eredi”, rinnovando la conquista “dell’Europa giorno per giorno”.
Che significa “generazione Telemaco”? Chi era Telemaco nella mitologia classica? “Tele” (lontano) e “Maco” (che combatte), quindi “che combatte da lontano”, รจ un personaggio dell’Odissea. Figlio di Ulisse e Penelope, nacque il giorno in cui suo padre partรฌ per la guerra di Troia e dovette attendere 20 anni per rivedere il proprio genitore.
“IL COMPLESSO DI TELEMACO” di Massimo Recalcati, รจ il libro che probabilmente ha ispirato Renzi e gli spin-doctor con cui il premier italiano ha scritto il suo discorso.
Sintesi e Recensione (fonte: Ibs)
Edipo e Narciso sono due personaggi centrali del teatro freudiano. Il figlio-Edipo รจ quello che conosce il conflitto con il padre e l’impatto beneficamente traumatico della Legge sulla vita umana. Il figlio-Narciso resta invece fissato sterilmente alla sua immagine, in un mondo che sembra non ospitare piรน la differenza tra le generazioni. Le nuove generazioni appaiono sperdute tanto quanto i loro genitori. Questi non vogliono smettere di essere giovani, mentre i loro figli annaspano in un tempo senza orizzonte. Telemaco, il figlio di Ulisse, attende il ritorno del padre; prega affinchรฉ sia ristabilita nella sua casa invasa dai Proci la Legge della parola. In primo piano una domanda inedita di padre, una invocazione, una richiesta di testimonianza che mostri come si possa vivere con slancio e vitalitร su questa terra. Il processo dell’ereditare, della filiazione simbolica, sembra venire meno e senza di esso non si dร possibilitร di trasmissione del desiderio da una generazione all’altra e la vita umana appare priva di senso. Eppure รจ ancora possibile, nell’epoca della evaporazione del padre, un’ereditร autenticamente generativa: Telemaco ci indica la nuova direzione verso cui guardare, perchรฉ Telemaco รจ la figura del giusto erede. Il suo รจ il compito che attende anche i nostri figli: come si diventa eredi giusti? E cosa davvero si eredita se un’ereditร non รจ fatta nรฉ di geni nรฉ di beni, se non si eredita un regno?
La recensione di IBS
Il venire meno della figura paterna – รจ innegabile – รจ una delle cifre della societร contemporanea. Che negli ultimi decenni la figura opprimente del padre padrone sia scomparsa รจ un dato di fatto, e tuttavia ciรฒ che colpisce รจ che questa assenza abbia lasciato spazio non a una figura sostitutiva bensรฌ ad un vuoto, che รจ fisico ma soprattutto simbolico: โlโevaporazione del padreโ, come la definisce Lacan, riguarda infatti il venire meno della funzione educativa del genitore maschio e del suo ruolo di testimone. Il conflitto generazionale e lโemancipazione precoce dei figli rispetto ai genitori hanno subito una tale accelerazione negli ultimi decenni che ciรฒ ha contribuito a mettere in crisi la figura paterna, col risultato che spesso i padri sono assenti, latitano o, peggio, si ritrovano ad essere piรน bambini dei propri figli.
Su questo argomento si sono interrogati e continuano a interrogarsi sociologi, filosofi e psicanalisti, e fra questi anche Massimo Recalcati. Tuttavia, se questa รจ una tesi universalmente condivisa, nel Complesso di Telemaco Recalcati si spinge oltre e individua un movimento antitetico altrettanto forte caratterizzante la nostra societร . Secondo lโautore infatti, negli ultimi anni si assiste a โuna inedita e pressante domanda di padreโ che giunge direttamente dalle istituzioni e dal mondo civile. Attingendo alla mitologia greca che fa capo a Omero, Recalcati individua nellโerede di Ulisse lโexemplum del figlio degli anni Zero. Diversamente da Edipo e Narciso incapaci di essere figli, lโuno perchรฉ parricida, lโaltro perchรฉ egocentrico, Telemaco rappresenta โlโicona del figlioโ per eccellenza, di colui che scruta malinconico ma fiducioso lโorizzonte in attesa del ritorno di Ulisse. Telemaco ha occhi attenti e invoca la legge del padre, la Legge della parola che sola puรฒ riportar la giustizia a Itaca, attende con ansia un padre glorioso che riprenda in mano le sorti del suo regno, eppure potrร riconoscerlo solo nelle spoglie di un migrante trasandato e malconcio. A causa della sua umanitร e vulnerabilitร , Ulisse non potrร indicargli il senso ultimo della vita, tuttavia, grazie alla testimonianza della propria esperienza, sarร comunque in grado di mostrare a suo figlio che la vita puรฒ avere un senso.
Ciรฒ che accade allโerede di Itaca accade in parte anche a noi. โSiamo stati tutti stati Telemacoโ, scrive Recalcati, solo che i giovani-Telemaco di oggi sono diversi dal rampollo omerico: non sono figli di Ulisse, non si aspettano in ereditร un regno, al contrario, sono figli della crisi, della disoccupazione e dellโindividualismo, ma proprio per questo la loro richiesta di senso รจ altrettanto forte e autentica, il momento storico presente rende il loro bisogno di ereditare e di acquisire la testimonianza del padre ancora piรน urgente e necessaria. Telemaco – ricorda lโautore – non รจ il nostro modello perchรฉ ci indica cosa ereditare, ma perchรฉ rappresenta il giusto modo di ereditare.
Se lโassenza รจ la struttura costituiva dellโessere padre, esiste tuttavia un modo di farsi presenza che rende possibile la filiazione, poichรฉ ciรฒ che rende davvero padre un genitore รจ la trasmissione della testimonianza che passa attraverso la parola e che, rielaborata retrospettivamente, ci rende ciรฒ che siamo. ร questo lโargomento centrale del Complesso di Telemaco, un saggio analitico e puntuale, arricchito nelle ultime pagine dalla personale esperienza dellโassenza di un padre troppo impegnato col lavoro per prendersi cura dei figli, e dalla testimonianza di come, attraverso la riflessione e la meditazione dellโesperienza ricevuta in ereditร dai genitori, lโautore sia giunto al superamento di tale trauma.
IL MITO DI TELEMACO
TELEMACO: figlio di Odisseo e di Penelope, appare come un giovane conscio della sua responsabilitร di signore di Itaca, ma timoroso davanti ai Proci e incerto sul modo di difendere la madre e il regno dalle loro brame. Quando il padre partรฌ per la guerra di Troia, Telemaco era appena nato. Odisseo aveva cercato d’evitare in tutti i modi la partenza fingendo persino d’essere pazzo. Ma Palamede strappรฒ il piccolo Telemaco dalle braccia della madre e lo posรฒ per terra dinanzi alle zampe degli animali aggiogati all’aratro. Odisseo subito tirรฒ le redini per non uccidere il suo unico figlio e dimostrando cosรฌ d’essere sano di mente fu costretto a partecipare alla spedizione.
Durante i diciannove anni dell’assenza di Odisseo, Telemaco fu costretto a guardare sua madre assediata da un gran numero di pretendenti, incapace di liberarsi di loro. Ma Atena gli apparve con le sembianze di Mentore l’itacese, suo tutore, per ispirarlo e convincerlo a partire alla ricerca di notizie su suo padre. Telemaco si recรฒ da Nestore, che era ritornato a Pilo, e da Menelao a Sparta, dove rinacquero le sue speranze di rivedere Odisseo. Intanto, i pretendenti, stanchi della sua ostilitร , avevano deciso di tendergli un’imboscata al suo ritorno, ma Atena lo ricondusse a Itaca per un percorso diverso. Quando giunse sull’isola, Odisseo era giร arrivato. Telemaco da quel momento mostrรฒ coraggio e spirito d’iniziativa; si recรฒ dapprima dal porcaro Eumeo dove incontrรฒ suo padre ed ebbe l’ordine di non rivelare nulla a Penelope. Poi, insieme organizzarono la disfatta dei pretendenti; Odisseo disse a Telemaco di riporre nell’armeria tutte le armi che stavano appese alle pareti della sala dei banchetti, mentre egli si recava a visitare Penelope. Il giorno seguente, dopo la sfida dell’arco, i pretendenti si ritrovarono impotenti ad opporsi al massacro di Odisseo. Telemaco combattรจ energicamente al fianco di suo padre. Si raccontava che, dopo l’uccisione dei pretendenti, i parenti delle vittime intentarono un’azione legale contro Odisseo, nominando loro giudice Neottolemo, re delle isole Epirotidi. Odisseo acconsentรฌ ad accettare il verdetto e Neottolemo stabilรฌ che egli lasciasse l’isola per altri dieci anni durante i quali gli eredi dei pretendenti avrebbero dovuto versare a Telemaco, ora re, un adeguato compenso per i danni subiti.
Le storie sulla vita di Telemaco sono spesso discordanti. Secondo una versione del mito, sposรฒ la figlia di Nestore, Policasta, che aveva incontrato a Pilo e che gli avrebbe dato un figlio, Persepoli; oppure Nausicaa, incontrata da Odisseo a Scheria. Una tradizione piรน tarda narra che Telemaco fosse poi esiliato da Odisseo perchรฉ un oracolo l’aveva avvertito di diffidare del figlio. In veritร , l’oracolo riguardava Telegono, e niente impedรฌ che il destino si compisse, e che Odisseo fosse ucciso, accidentalmente, dal figlio avuto da Circe. Dopo la morte di Odisseo, Telemaco, tornรฒ a Itaca e poi con sua madre si recรฒ a Eea dove seppellรฌ Odisseo e sposรฒ Circe. La maga lo rese immortale e gli generรฒ un figlio, Latino.
