Il giornalista Arturo di Corinto ha scritto, sul sito di Articolo 21, che “Internet si è rivelata un eccezionale strumento di mobilitazione nelle insurrezioni nordafricane e nessuno può negare che le migliaia di tweet e il lavoro indefesso dei blogger, soprattutto egiziani, abbiano contribuito a creare un contesto favorevole alle rivolte. Ma nelle stesse occasioni ha anche mostrato la sua intrinseca fragilità: nel momento in cui era maggiore la mobilitazione sul web infatti, tutti i paesi interessati hanno provato a limitarne l’uso, riuscendoci, anche solo per poche ore”.
Di Corinto, è autore, insieme con Alessandro Gilioli, del libro “I nemici della rete”, edito da Bur Rizzoli, che verrà presentato lunedì 21 febbraio, alle ore 16:30 nella sede della Fnsi, in corso Vittorio Emanuele a Roma.
Prosegue Di Corinto: “Perché è così facile “disconnettere” un paese e perchè è così difficile impedire alle persone di usare la rete? La prima riposta è facile: Internet viaggia prevalentemente su linee telefoniche commerciali e quindi se un governo ordina alle aziende che le gestiscono di bloccarne il traffico, nazionale e internazionale, sia voce che dati, diventa impossibile comunicare”.
Alla presentazione interverranno, oltre agli autori Roberto Natale, presidente della FNSI, Santo Della Volpe, del Tg3, Michele Mezza, di Rai Nuovi Media, Paolo Gentiloni, del Partito Democratico, Gennaro Migliore, di Sinistra Ecologia e Libertà e farà da moderatore Stefano Corradino, direttore di Articolo 21.
