
ROMA – Si chiama “Serenissima vendetta” (Editore Cairo Publishing) il nuovo libro del giornalista Paolo Forcellini. Ambientato nella sua Venezia, “Serenissima vendetta” di Forcellini รจ un thriller dove il protagonista, il commissario Marco Manente – amante delleย belle donne, delย buon vino e della buona cucina – indaga su una serie di misteriosi omicidi che lo porteranno sulle tracce di un misterioso serial killer. Le vittimeย sono tutte straniere ma sembrano non avere nulla in comune. Solo una serie di brillanti intuizioni riusciranno a mettere il commissario Manente sulla strada giustaย nelle indagini. Ma con un finale a sorpresa.
La storia รจ ambientata ย tra le calli, i sottoportici e i canali di una Venezia segreta e misteriosa, lontana da San Marco e dalla sua immagine piรน turistica. Politicamente scorretto, spesso ubriaco anche a lavoro, il commissario Manente รจ disposto a tutto – anche rischiando il licenziamento – ed รจ pronto ad usare ogni mezzo, anche illegale, pur di rincorrere le tracce che lo porteranno sulla strada del serial killer.ย “Serenissima vendetta” รจ il secondoย romanzo di Forcellini che vede come protagonista il commissario Manente. Il primo , “La tela del doge“, fu pubblicato nel 2013.
A proposito della prima inchiesta di Manente, โLa tela del Dogeโ, ย hanno scritto:
โUn giallo ben costruito, da bersi dโun fiato, incastonato in una ย dichiarazione dโamore per Venezia lunga quanto tutto il libro.โ ย Il Foglio ย
โForcellini conduce il lettore nei vicoli che lui stesso conosce ย bene, e lโatmosfera di questo poliziesco allโitaliana a fine lettura ย resta attaccata addosso. Come la nebbia di Venezia.โ ย Il Fatto Quotidiano ย
โGiallo di atmosfere e suoni, di sapori e colori, ma che, forte di un ย bellโintrigo con colpi di scena, tra piccola manovalanza malavitosa ย locale e la piรน dura mala del Brenta, vive di personaggi ben ย costruiti, veri.โ ย Ansa ย
โIl lettore che accompagna Manente avrร anche lโopportunitร di ย conoscere bacari e trattorie spesso fuori dal circuito dei โforestiโ, ย dove si possono trovare i migliori cicchetti e i piรน tradizionali ย piatti di pesce della laguna.โ ย Dagospia
ย Ecco di seguito le prime pagine del nuovo thriller veneziano di ย Paolo Forcellini, โSerenissima vendettaโ, Cairo editore
Cuore di mamma. Ci voleva proprio un grande affetto materno ย per sottoporsi a una tale penitenza. Gloria Calergi, ex modella ย trentatreenne dai lunghi capelli rossi e dagli occhi verde ย chiaro, era uscita da casa sua, un palazzetto su due piani con ย vista sulla laguna, vicino al Ponte dei Tre Archi, assieme al figlio ย Tommy. Il boccoluto pargolo di circa tre anni stava assiso ย su un triciclo ma era troppo piccolo o troppo pigro per pedalare. ย Cosรฌ la mammina si era dovuta chinare fin quasi a terra, ย partendo dal suo metro e ottanta di altezza, per spingere il ย trabiccolo. Una faticaccia, soprattutto in quellโassolata giornata ย di maggio. Passanti e negozianti della Fondamenta Savorgnan, ย in compenso, si erano goduti lo spettacolo di quella ย femmina strepitosa avvolta in attillatissimi jeans che rischiavano ย di scucirsi ogni volta che si chinava per muovere il triciclo. ย Senza contare che la camicetta di seta, generosamente sbottonata, ย in quella posizione offriva panorami incantevoli. Finalmente ย Gloria e il piccolo erano giunti davanti allโentrata del ย giardini pubblici di S. Giobbe, poco prima del Ponte delle ย Guglie: ancora poche decine di metri e il bambino avrebbe ย potuto scatenarsi con i suoi coetanei nellโapposita area giochi, ย mentre la madre si sarebbe seduta in panchina a leggere la rivista ย di gossip che teneva nello zainetto. Ma non tutti i salmi ย finiscono in Gloria: la signora si era addentrata nel piccolo ย parco, sempre a schiena flessa e quindi con una visione molto ย ravvicinata del terreno, quando intravvide due piedi calzati in ย un paio di scarpe da ginnastica Bensimon bianche e blu. Il ย solito beone, pensรฒ lโex mannequin, fortemente irritata per il ย fatto che quella spugna umana avesse scelto proprio quel posto ย affollato di bimbi per attaccarsi alla bottiglia. Nel frattempo ย Tommy era smontato dal triciclo e si era diretto verso i due ย piedi. Gloria lo inseguรฌ per rimetterlo in sella e lo raggiunse in ย due passi: pochi ma sufficienti a gettare uno sguardo su cosa ย cโera oltre quelle scarpe da ginnastica francesi. Abbracciรฒ ย stretto il piccolo, tenendogli il volto fra i seni in modo che non ย vedesse il morto che giaceva dietro un cespuglio di alloro e a ย fianco di un leccio secolare. Perchรฉ che fosse defunto non vi ย era alcun dubbio: la sua gola presentava uno squarcio lungo ย una ventina di centimetri e il terreno circostante era nero del ย sangue che lโaveva inzuppato. Ma Gloria, che da giovanissima ย aveva lavorato come infermiera in Iraq per un ospedale di ย Emergency, non era tipo da impressionarsi alla vista di ferite ย anche gravi. Fu un altro particolare della scena che aveva davanti ย a indurla, sempre con Tommy in braccio, a voltarsi verso ย la vicina pianta di alloro e a vomitarvi sopra lโintera prima ย colazione. ย Nella bocca e nella gola del morto era stato conficcato ย qualcosa di assai sorprendente. Appena si fu ripresa la donna ย digitรฒ il 113 sul telefonino: dagli uffici della Questura dietro ย Piazzale Roma le assicurarono che sarebbero arrivati in un ย batter dโocchio. Erano le 11 e 6 minuti e Tommy cominciรฒ a ย frignare perchรฉ la mamma ancora non lo portava sullo scivolo. ย La lenza si tese, qualcosa aveva abboccato dopo tre quarti ย dโora passati a sudare come una fontana sotto il sole battente ย e a tirar giรน mocoli per la latitanza delle prede. Forse alla fine ย le imprecazioni erano state udite molto in alto. Marco Manente ย alzรฒ la canna e fece girare il mulinello. ย Il pesce prese a dibattersi nellโaria: un paganeo, Gobius ย paganellus, cugino minore del Gobius ophiocephalus che giร ย di rado supera i venti centimetri di lunghezza. Mai che gli ย capitasse un branzin, unโorada, un bisato o una bosega. Sempre ย e soltanto paganei, qualche gรฒ o, al massimo, una piccola ย triglia di fango: pesci buoni solo per una zuppa povera quanto ย al costo ma ricca di spine. ย Manente ripose la nuova vittima nel canestro, dove giร ย giacevano altri quattro pescetti: lโintero, misero frutto di una ย mattinata di pesca in laguna. ย ยซNo xe giornadaยป disse voltandosi verso Ludovica che prendeva ย il sole distesa sui pagioi della topa a motore presa a nolo. ย La sentenza rimase sospesa a mezzโaria: mentre lui armeggiava ย per sfilare lโamo dalla bocca del paganeo, Ludo armeggiava ย per slacciarsi il minuscolo due pezzi: aveva evidentemente ย optato per la tintarella integrale. Alla vista il commissario ย rimase a bocca aperta e, da uomo dโordine qual era, ย non trovรฒ di meglio che osservare: ยซQuelli che passano potrebbero ย vederti…ยป. ย La ragazza non si scompose: in quellโangolo sperduto di ย laguna transitavano ben poche imbarcazioni, le fiancate della ย topa erano abbastanza alte da proteggere la sua nuditร , ย inoltre mentre si crogiolava al sole, le era passata per la testa ย una fantasia. Cosรฌ, con uno sguardo che era tutto un programma, ย ribattรฉ: ยซSe pensi che qualchedun possa vedermi, ย coversimeยป.
