Usa. Scrittore Peter Janney: “L’amante di Kennedy fu uccisa dalla Cia”

Mary Pinchot Meyer

WASHINGTON – Sono stati uomini della Cia ad aver ucciso, il 12 ottobre del 1964, Mary Pinchot Meyer, una elegante donna dell’alta societa’ di Washington, amante storica di John Fitzgerald Kennedy. E’ la tesi di un libro appena uscito, scritto da Peter Janney dal titolo ”Mary’s Mosaic: The Conspiracy to Murder John F. Kennedy, Mary Pinchot Meyer and Their Vision of World Peace”, di cui parla oggi l’Huffington Post. La donna venne fatta fuori a colpi d’arma da fuoco in pieno giorno mentre camminava lungo il canale di Georgetown, la zona piu’ esclusiva della capitale americana.

Il delitto accadde 11 mesi dopo l’assassinio del presidente a Dallas. Nel giro di poche ore, la Polizia arresto’ un uomo, accusandolo del crimine. Tuttavia non si trovo’ mai l’arma del delitto. E al termine del processo la Corte lo assolse da ogni colpa, alla luce di un testimone oculare che davanti i giudici descrisse il colpevole come un uomo molto piu’ alto e robusto dell’indagato. Insomma, pare che il caso fosse stato oggetto di un classico depistaggio.

La morte di Mary divenne in breve tempo in uno dei casi irrisolti piu’ misteriosi di Washington. Ora, 50 anni dopo, questo libro sostiene la tesi che dietro la sua morte ci fu un complotto ad altissimo livello, in cui vi furono coinvolti agenti segreti, giornalisti e altissimi dirigenti dell’amministrazione. E che poi, al centro di tutto, con il ruolo di protagonista, c’era la Cia degli anni ’60.

Mary, bella, bionda, di alta societa’, conobbe Jfk molto giovane a un ballo. A quel tempo era sposata con Cord Meyer, un agente segreto, e viveva a Georgetown, vicino alla casa in cui abitava il futuro presidente, all’epoca giovane senatore, assieme alla sua sposina Jackie. Dopo che John Fitgerald Kennedy fu eletto presidente, la donna divenne una grande frequentatrice della Casa Bianca. E secondo molte fonti, la sua relazione con il presidente era praticamente di pubblico dominio. Molto meno conosciuta, invece, era l’amicizia che legava la donna a Timothy Leary, considerato il guru del Lsd.

Secondo il volume, Mary e Kennedy, quando erano assieme, sperimentarono questo genere di droghe allucinogene. E proprio la relazione con questa giovane bionda, progressista e pacifista convinta, avrebbe spinto Jfk a mettere in discussione la cosiddetta ‘guerra fredda’, creando le condizioni per quella che poi sarebbe entrata alla storia come la fase della distensione.

Come tanti altri, anche l’autore di questo libro pensa che l’omicidio Kennedy sia stato il frutto dell’intervento della Cia. A quel punto, anche Mary, che era una stretta confidente del presidente appena fatto fuori, rappresentava una minaccia. Da qui la necessita’ per i servizi segreti di uccidere anche lei.

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