Corriere della Sera, Cdr “disorientato” dalle sortite di Diego Della Valle

Diego Della Valle (LaPresse)

MILANO – Il Comitato di redazione del Corriere della Sera guarda con favore all’aumento di capitale deciso dagli azionisti Rcs:

“Il Comitato di redazione del «Corriere della Sera» (Cdr) sta seguendo con grande attenzione gli sviluppi legati all’aumento di capitale, in via di perfezionamento in questi giorni. È un passaggio di fondamentale importanza per il nostro giornale e per tutte le altre testate di RcsMediagroup.

Il Comitato di redazione ha sempre sostenuto in questi mesi che senza nuove risorse finanziarie non sarebbe stato possibile garantire il rilancio di una società appesantita da un indebitamento nato da una scelta imprenditoriale come minimo sbagliata: l’acquisizione del gruppo Recoletos in Spagna. Nello stesso tempo i giornalisti del «Corriere» e il Cdr che li rappresenta hanno dimostrato di saper raccogliere le sfide lanciate dalla trasformazione tecnologica e, su un altro piano, dalla crisi economica che tocca anche l’editoria. Da ottobre a oggi, il Cdr ha firmato due accordi con i vertici aziendali e la direzione editoriale, accettando i sacrifici economici necessari pur di rimettere in corsa il «Corriere». Noi siamo pronti e abbiamo cominciato il confronto con management e direzione editoriale, spingendo per accelerare l’avvio della «fase 2», quella del rilancio, nel quadro di una gestione aziendale sana e competitiva”.

Sul futuro del patto di sindacato, il comunicato del Cdr è meno chiaro. Da una parte viene bollata come “logora la formula del patto di sindacato che governa questo gruppo da decenni”. Dall’altra non si vuole “alcuna posizione dominante”:

“In questi giorni, però, si è aperto uno scontro tra gli azionisti dagli sviluppi ancora incerti, se non confusi. Il Cdr considera logora la formula del patto di sindacato che governa questo gruppo da decenni: proprio la vicenda dell’aumento di capitale ha dimostrato come alcuni soci industriali o finanziari siano finora rimasti in sella più per una logica di alleanza con gli azionisti maggiori (Fiat, Mediobanca e Banca Intesa) che per una profonda convinzione nelle potenzialità di Rcs Mediagroup. Il Cdr ritiene che il futuro assetto azionario non debba prefigurare alcuna posizione dominante di fatto nell’editoria italiana, né del gruppo Fiat, né di altri. Da questo punto di vista abbiamo accolto con soddisfazione la notizia dell’intervento da parte dell’Autorità Antitrust”.

Va bene, posizioni dominanti no, ma il tourbillon di dichiarazioni del patron di Tod’s Diego Della Valle non convince affatto i giornalisti  del Corriere:

“In parallelo il Cdr osserva con disorientamento i movimenti e le dichiarazioni di Diego Della Valle: sarebbe utile capire quali siano le sue reali intenzioni e soprattutto quale sia il futuro che immagina per il «Corriere della Sera» e il gruppo nel suo insieme”.

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