Il sito Dagospia informa che la fuga di notizie sul progetto di nuova casa editrice non ha portato fortuna a Gian Arturo Ferrari, che già si era visto respingere il progetto dai vertici del Gruppo Espresso e da Rodolfo De Benedetti. E ora ha dovuto incassare una bocciatura anche da Mondadori. Insomma due rifiuti dai due più grandi gruppi editoriali italiani.
Racconta Dagospia:
Mentre metteva in pista il suo “beautiful dream” con il Gruppo Espresso, Ferrari si stava incontrando nei mesi scorsi a Segrate anche con l’amministratore delegato della Mondadori Maurizio Costa per costruire un altro progetto, quello di una nuova corposa sezione cultura su ‘’Panorama”.
Tutto saltato dopo l’indiscrezione di Dagospia. Letto il Dagoreport, Costa, che già aveva annusato la trama, ha chiamato Ferrari al telefono, con la scusa di volerne sapere di più. Ferrari ha detto che De Benedetti lo aveva cercato con tanta insistenza, ma lui no, non gli interessava… Era uno dei tanti corteggiamenti…
E invece è bastato qualche spiffero di vento per sollevare il velo: ex editor aggregati (Andrea Cane, … ), altri contattati, avances ad autori sotto contratto, preventivi richiesti a primari distributori e promotori librari, individuata sede zona Corso Venezia, un dettagliato business plan… Il tutto avviato nel 2011 quando era ancora in essere un rigido patto di non concorrenza con Mondadori.
A questo punto era troppo anche per Costa che, raccontano gli ascensori di Segrate, ha chiamato dal secondo piano (dove sono le redazioni) al quinto, l’empireo della Mondadori, il direttore di Panorama Giorgio Mulé e gli ha detto: “Senta, sa Ferrari? Ho pensato che è meglio non fame più niente”.